Importanti novità in arrivo da parte dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale per quanto riguarda il Fondo di garanzia TFR. Ecco cosa sta succedendo.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha di recente reso noto le nuove modalità da seguire per l‘invio delle domande per il fondo di garanzia TFR. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Il lavoro nobilita l’uomo. Ci consente infatti di ottenere quella fonte di soldi necessaria per poter pagare i vari beni e servizi di nostro interesse. Data la sua importanza, quindi, non stupisce che in molti siano alla ricerca di una soluzione attraverso la quale ottenere qualche euro in più. A tal proposito, ad esempio, abbiamo già visto come siano in molti a chiedersi se risulti più conveniente investire in fondi pensione oppure lasciare il TFR in azienda.
A proposito del Trattamento di Fine Rapporto, interesserà sapere che l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha di recente reso noto le nuove modalità da seguire per l‘invio delle domande per il fondo di garanzia TFR. Ma come funziona? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.
Attraverso il messaggio numero 2303 del 1° giugno 2022 l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha reso nota la nuova modalità telematica da seguire per l’invio contestuale o separato delle domande per l’intervento del fondo di garanzia TFR, del fondo per crediti di lavoro e per la posizione previdenziale complementare.
A tal proposito ricordiamo che il fondo di garanzia del TFR permette di effettuare il pagamento del trattamento di fine servizio. Questo nel caso in cui il datore di lavoro risulti insolvente.
Per quanto riguarda il fondo di garanzia della posizione previdenziale complementare, invece, questo è stato introdotto a tutela dei lavoratori nel caso in cui il datore non abbia provveduto a versare, anche solo in parte, i contributi.
Ebbene, sul sito istituzionale dell’Inps è stata pubblicata la nuova domanda telematica di intervento dei Fondi di garanzia riservata ai cittadini. Ma non solo, così come si evince dal messaggio Inps poc’anzi citato: “utilizzando la funzione “Invia documenti”, è possibile allegare nuovi documenti a una domanda già protocollata”.
Il tutto “senza necessità di utilizzare altri canali di comunicazione (PEC, e-mail, raccomandata). Ai documenti così trasmessi viene assegnato un nuovo protocollo. L’invio non genera una nuova ricevuta”. I soggetti interessati, quindi, non dovranno fare altro che accedere al sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
Si deve semplicemente digitare “nel campo di ricerca testuale “Domanda Fondi di Garanzia”“, selezionare ““Fondi di Garanzia – Domanda (Cittadino)”” e il gioco è fatto.
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