Hai firmato un mutuo tra il 2022 e il 2024? Ora è il momento di abbassare la rata cambiando banca

Hai firmato un mutuo tra il 2022 e il 2024? Ti sei ritrovato con rate alte che oggi sembrano esagerate rispetto ai nuovi tassi? Se ti senti bloccato in una situazione che non rispecchia più il mercato attuale, c’è una notizia che potrebbe farti alzare le sopracciglia.

Qualcosa è cambiato, e stavolta non è solo teoria da addetti ai lavori. Potresti essere nella posizione perfetta per alleggerire le tue rate, senza tirare fuori un euro. Basta saper cogliere il momento.

Monete, simbolo percentuale e miniatura casa
Hai firmato un mutuo tra il 2022 e il 2024? Ora è il momento di abbassare la rata cambiando banca-trading.it

Per chi ha acceso un mutuo tra fine 2022 e inizio 2024, il contesto era tutt’altro che favorevole. I tassi di interesse erano ai massimi storici, con un tasso fisso che spesso superava il 3,5% e un variabile addirittura peggiore. Oggi, però, con la BCE che ha tagliato i tassi lo scorso aprile (il tasso sui depositi è sceso al 2,25%), il vento è cambiato. Sempre più persone stanno pensando di cambiare banca per sfruttare le nuove condizioni e ridurre la rata mensile.

Cambiare banca oggi conviene: la surroga del mutuo è più vantaggiosa

Parliamo della surroga, ovvero la possibilità di trasferire il proprio mutuo da un istituto all’altro, mantenendo lo stesso debito ma con condizioni più vantaggiose. Non ci sono spese per il cliente, perché tutti i costi, compresi notaio e perizia, sono a carico della nuova banca.

Persona che firma un mutuo e miniature case
Cambiare banca oggi conviene: la surroga del mutuo è più vantaggiosa-trading.it

Secondo MutuiOnline.it, solo nei primi tre mesi del 2025 le surroghe hanno rappresentato il 37,6% delle nuove richieste: un dato significativo, che mostra come la possibilità di risparmiare interessi sia diventata concreta.

Facciamo un esempio realistico. Ipotizziamo un residuo di 140.000 euro con un tasso fisso del 3,85% e 23 anni rimanenti. Passando a un tasso fisso del 2,45%, la rata mensile scenderebbe di circa 75 euro. In 20 anni, questo equivale a un risparmio superiore ai 18.000 euro. Non è poco, soprattutto se si considera che si ottiene senza alcun investimento.

La maggior parte degli utenti oggi preferisce ancora il tasso fisso, per sicurezza. Ma con i tassi BCE in discesa, anche il tasso variabile sta tornando interessante. Alcune banche offrono un TAN intorno al 2,78%, e gli analisti prevedono ulteriori ribassi entro fine anno.

Oltre il tasso: cosa valutare prima di cambiare mutuo

Il tasso non è tutto. Serve guardare anche allo spread, che è la parte variabile del tasso applicato dalla banca, e al TAEG, che include tutti i costi reali del finanziamento. È questo valore che permette di fare confronti onesti tra diverse proposte.

Importante anche confrontare il debito residuo attuale con il costo complessivo dell’eventuale nuovo mutuo: se il nuovo importo è inferiore, la surroga è senz’altro conveniente.

Attenzione però: alcune richieste possono essere rifiutate, per esempio se il valore dell’immobile è sceso o se la situazione economica del richiedente è cambiata. Ma oggi la concorrenza tra banche è alta, e trovare una buona offerta è più facile che in passato. Alcuni istituti offrono tassi fissi al 2,29%, rendendo davvero interessante la portabilità del proprio mutuo.

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