Chi ha svolto il Servizio Civile Nazionale o il Servizio Civile Universale ha diritto a una fondamentale agevolazione.
Il Decreto PA del 2025 ha inserito una fondamentale novità per coloro che intendono partecipare ai concorsi pubblici: la riserva del 15% dei posti per i volontari che hanno concluso il Servizio Civile Universale o il vecchio Servizio Civile Nazionale senza demerito.

L’agevolazione rappresenta un fondamentale aiuto per coloro che aspirano a lavorare nella Pubblica Amministrazione, presso le aziende speciali o le istituzioni legate agli Enti locali. Ma in che modo?
Riserva del 15% dei posti nei concorsi pubblici: quando si applica?
Il Decreto PA, all’art. 4, comma 4, stabilisce che gli operatori volontari che hanno concluso il Servizio Civile Universale o il Servizio Civile Nazionale, nei concorsi pubblici hanno diritto al 15% dei posti riservati, ai fini delle assunzioni di personale non dirigenziale. Il beneficio, dunque, non spetta ai soggetti che stanno ancora svolgendo il Servizio oppure chi ha subito un congedo per demerito.

Sono obbligati a prevedere la riserva le seguenti Amministrazioni statali: istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende e gli Enti amministrazioni dello Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e i loro consorzi e associazioni, le università, le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, gli Enti pubblici non economici, le ASL. L’obbligo, inoltre, riguarda anche le aziende speciali e le istituzioni strumentali all’attività degli Enti locali.
La riserva che aspetta agli operatori volontari del Servizio Civile Universale o del Servizio Civile Nazionale non sostituisce le altre tipologie di riserva stabilite per i concorsi pubblici, ossia:
- quella in favore delle categorie protette, prevista dalla Legge n. 68/1999:
- quella prevista dalle leggi speciali per particolari categorie di cittadini;
- quella pari al 50% dei posti banditi per l’accesso dall’esterno, nelle procedure di progressioni tra le aree e tra qualifiche diverse.
Il Decreto PA, inoltre, sancisce che, nel caso in cui la riserva del 15% non possa essere applicata integralmente o parzialmente perché si sostanzia in frazioni di posto, queste frazioni si cumulano con la riserva spettante per eventuali concorsi successivi banditi dalla stessa Amministrazione, azienda o istituzione. La riserva può anche essere usata per assumere ulteriore personale tramite la graduatoria degli idonei.
Servizio Civile Universale e Servizio Civile Nazionale: in cosa si differenziano?
Il Servizio Civile Universale è un programma rivolto ai giovani di età compresa tra o 18 e i 28 anni e prevede lo svolgimento di attività di volontariato in Italia o all’Estero, per un periodo che si estende dagli 8 ai 12 mesi.
Il Servizio Civile Nazionale, invece, è rimasto in vigore dal 2001 al 2017, per poi essere sostituito dal Servizio Civile Universale. I due progetti differiscono per la caratteristica dell’inclusività: il primo è aperto a tutti i giovani, italiani e non, mentre il secondo era riservato agli italiani.