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Ho comprato un termometro e dei cerotti in farmacia: sono detraibili oppure il farmacista non è informato correttamente?

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Chi non si è mai trovato a comprare in farmacia un termometro, dei cerotti o delle garze e poi, uscendo, si è chiesto se quei prodotti fossero detraibili? In alcuni casi, il farmacista afferma che lo sono, in altri no. E a quel punto, nasce il dubbio: conviene fidarsi della risposta ricevuta o è meglio approfondire? La verità è che le risposte non sono sempre chiare, ma le regole, invece, esistono e sono ufficiali. E quando si parla di spese sanitarie, la confusione può tradursi in soldi persi nella dichiarazione dei redditi.

Capita spesso che una piccola spesa fatta senza pensarci troppo, come un pacco di cerotti o un nuovo termometro per casa, apra un mondo di domande inaspettate. Non perché l’importo sia elevato, ma perché nessuno vuole rinunciare a una detrazione fiscale legittima solo per mancanza di informazioni.

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Eppure, quando si chiede in farmacia, le risposte possono variare: qualcuno dice che non è detraibile, altri confermano il contrario. Ma cosa succede davvero quando si porta quello scontrino al commercialista?

In molti casi, si scopre che non basta aver acquistato un prodotto sanitario per poterlo portare in detrazione. Serve una documentazione precisa, un’etichettatura conforme, persino una dicitura corretta sullo scontrino. Dettagli che, se trascurati, fanno la differenza tra una spesa detraibile e una che resta a carico del contribuente.

Cosa dice davvero la normativa sulle detrazioni

L’Agenzia delle Entrate conferma che le spese per dispositivi medici sono detraibili al 19% dall’IRPEF, a patto che siano rispettate alcune condizioni. Prima di tutto, il prodotto deve avere la marcatura CE, che garantisce che il dispositivo sia conforme alle direttive europee. Questo vale per molti articoli da banco, come i termometri digitali, le garze, i cerotti e le bende elastiche.

Cosa dice davvero la normativa sulle detrazioni-trading.it

Ma l’elemento davvero decisivo è il tipo di documento fiscale rilasciato. Lo scontrino, infatti, deve essere parlante. Questo significa che deve riportare il codice fiscale dell’acquirente, la descrizione dettagliata del prodotto e l’indicazione che si tratta di un dispositivo medico. A volte questa informazione è rappresentata da un codice come “AD”. In mancanza di questi dati, anche un prodotto detraibile non potrà essere dichiarato correttamente.

Un termometro digitale, ad esempio, è detraibile solo se lo scontrino riporta “termometro digitale”, codice fiscale e sigla AD. Se manca anche solo uno di questi elementi, la spesa non sarà accettata. Lo stesso vale per cerotti e garze: se sullo scontrino appare solo una voce generica come “prodotto da banco”, la detrazione non sarà riconosciuta.

Quando il farmacista non è la fonte più affidabile

Spesso il farmacista afferma che alcuni prodotti non sono detraibili. Ma questa affermazione può dipendere da una scarsa conoscenza della normativa fiscale più che da un errore professionale. Anche prodotti di uso quotidiano come i cerotti, se classificati come dispositivi medici con marcatura CE, sono perfettamente detraibili. Basta che la documentazione sia corretta.

In farmacia, però, lo scontrino parlante non viene sempre emesso in automatico. Alcuni farmacisti lo preparano solo su richiesta. È quindi utile chiedere esplicitamente che vengano inseriti tutti i dati fiscali necessari. Meglio farlo subito, perché dopo l’emissione non è sempre possibile correggere lo scontrino.

In caso di dubbi, può essere utile conservare anche la confezione o il foglietto illustrativo del prodotto, soprattutto se lo scontrino non riporta chiaramente la marcatura CE. La responsabilità, infatti, ricade sul contribuente, che deve dimostrare la natura sanitaria della spesa.

Conoscere queste regole evita spiacevoli sorprese al momento della dichiarazione dei redditi. Una semplice distrazione o un’informazione incompleta possono trasformare una detrazione legittima in una spesa non rimborsabile. Vale la pena prestare attenzione, anche quando si tratta di piccoli acquisti in farmacia.

Gerardo Marciano

Laureato in Giurisprudenza con indirizzo economico, ha ricevuto un Premio Internazionale alla Carriera conferito dal Senato Accademico della Facoltà di Scienze Aziendali e Sociali di ISFOA. Collabora e scrive articoli su tematiche finanziarie per numerose riviste nazionali e internazionali. È autore e coautore di oltre 40 eBook dedicati alla storia dei mercati e all’analisi statistica delle loro serie storiche. Negli anni ha partecipato, in qualità di esperto di storia dei mercati e statistica, ai principali eventi nazionali nel settore del trading e degli investimenti. È stato ospite di canali televisivi come Class CNBC, Le Fonti TV, Finanza Now, Money TV, e le sue opinioni sono state riprese da testate nazionali e internazionali, tra cui Avvenire, Il Sole 24 Ore, Alliance News e MF Dow Jones. Ha inoltre partecipato a trasmissioni radiofoniche in Italia e all’estero. È stato Amministratore Delegato e proprietario di Proiezionidiborsa.it fino al novembre 2023, un sito che, secondo i dati di Alexa, per diversi mesi è stato tra i primi posti nella classifica dei siti italiani più letti.

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