Ho fatto un sacco di soldi per un danno che ho subito: paga tutto l’INPS, chiedi con questa circolare

L’INPS paga subito un danno subito, lo dice la circolare n. 103, ecco come devono comportarsi i contribuenti.

Molti contribuenti non lo sanno, ma davanti un danno subito, l’INPS paga loro una somma importante. Non è per tutti indistintamente, ma ci sono dei casi trattati delle disposizioni previdenziali che chiariscono quale condotta porre in essere.

sfondo banconote 50 euro in mano e logo INPS
Ho fatto un sacco di soldi per un danno che ho subito: paga tutto l’INPS, chiedi con questa circolare- Trading.it

Si sta parlando delle PMI e micro imprese del settore agricolo, ma in quali casi? Davanti danni per calamità naturali come alluvioni, frane, trombe d’aria, terremoti e chi più ne ha più ne metta, ma anche malattie infettive che colpiscono animali e vegetali, ci sono degli aiuti molto importanti.

Sono le agevolazioni previste dallo stesso sistema nazionale, queste gestite dal Fondo di solidarietà nazionale. Ma chi può avere questo sostegno?

Come già detto, si parla di micro-imprese con meno di 10 dipendenti, e con fatturato annuo e/o totale di bilancio, non maggiore a 2 milioni di euro. Da qui, conseguono anche piccole e medie imprese che si occupano di produzione agricola primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti.

Ma quali sono i danni subiti?

Per questo danno subito l’INPS paga il contribuente, ecco come avviene

Per capire quando l’INPS paga il contribuente davanti il danno subito, bisogna tenere in conti di molteplici aspetti. Dagli interventi assicurativi a quelli compensativi, e a tutte le manovre di versamento chiamate in causa.

banconote da 200 euro tra le mani
Per questo danno subito l’INPS paga il contribuente, ecco come avviene- Trading.it

Per gli interventi anteriori, ci sono incentivi per stipulare polizze assicurative contro danni a produzioni e strutture aziendali, ma anche quelli successivi come contributi in conto capitale, produzioni agricole e zootecniche, e stesse strutture aziendali come immobili, impianti e attrezzature.

Non mancano nemmeno esoneri contributivi, cioè la possibilità di richiedere mediante i moduli presenti nel Cassetto previdenziale dell’ente, tale possibilità, cioè l’esonero dal versamento dei contributi per i periodi che interessano la calamità. Questo secondo quanto disposto dai decreti di declaratoria.

Da qui, conseguono contributi per la perdita di reddito dopo la distruzione totale o parziale della produzione, calcolati secondo la normativa vigente e sottraendo possibili osti non sostenuti. Infine, ci sono aiuti per il ripristino del potenziale produttivo.

Come si presenta la domanda? Dai moduli sopra indicati, i quali sono specifici per ciascun decreto di declaratoria dell’evento calamitoso. C’è la valutazione dei danni da parte da esperti, compagnie assicurative o le stesse autorità pubbliche. Con tanto di tempistiche da rispettare, perché gli aiuti sono concessi per danni subiti fino a 3 anni prima dell’entrata in vigore dei provvedimenti.

In conclusione, quali requisiti servono? Riconoscimento dell’evento calamitoso a livello formale, nesso diretto tra evento e danno, e rispetto delle procedure della normativa nazionale e regionale.

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