Ho la Legge 104, mia madre mi ha lasciato in eredità un casolare: devo pagare le tasse o sono esente?

Un vecchio casolare di famiglia, tanti ricordi, ma anche dubbi fiscali. Quando entra in gioco la Legge 104, il quadro si complica, o forse si semplifica? Cosa succede davvero se un figlio con disabilità grave eredita un immobile? L’obbligo di pagare le tasse sembra inevitabile, ma non sempre è così. Un dettaglio legale può cambiare tutto. Basta una soglia superata o mancata, e l’intera successione prende una piega diversa. Vale la pena fermarsi e capire. Non sempre le imposte dicono l’ultima parola. Ecco perché sapere come muoversi può fare la differenza.

Il suono del cancello che si apre dopo anni, la polvere che si alza dal pavimento e il silenzio che riempie le stanze. Quel casolare lasciato dalla madre non è solo un edificio, ma un frammento di vita.

sasa ricevuta in eredità con consegna simbolica
Ho la Legge 104, mia madre mi ha lasciato in eredità un casolare: devo pagare le tasse o sono esente?-trading.it

La carta della successione arriva come un passaggio obbligato, e insieme a essa, i dubbi: ci sono tasse da pagare? Quanto? E la Legge 104 cambia qualcosa? Chi ha ottenuto il riconoscimento di disabilità grave sa bene che alcune norme fiscali sono più favorevoli, ma nella pratica non sempre è semplice orientarsi.

Successione con Legge 104: quanto conta la franchigia

Nel momento in cui una persona con disabilità grave, riconosciuta ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della Legge 104, riceve un’eredità, il sistema fiscale prevede agevolazioni specifiche. La legge stabilisce una franchigia più alta per l’imposta di successione: non un milione di euro come per gli altri figli, ma un milione e mezzo. Finché il valore dell’eredità rimane al di sotto di questa soglia, non si deve nulla allo Stato per quanto riguarda l’imposta di successione.

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Successione con Legge 104: quanto conta la franchigia-trading.it

Se il casolare ha un valore stimato di 350.000 euro, nessuna imposta è dovuta. Anche se si aggiungessero altri beni, come un conto corrente o una piccola auto, restando sotto il milione e mezzo non scatta alcuna tassa. Solo la parte eccedente viene tassata, con aliquote che variano in base al grado di parentela. Nel caso di un’eredità da madre a figlio, l’aliquota è pari al 4 per cento.

Per beneficiare di questa agevolazione serve però che la disabilità sia certificata in forma grave, come indicato nel verbale dell’INPS. Non basta genericamente rientrare nella Legge 104: deve essere specificato il comma 3 dell’articolo 3. Senza questa dicitura, si perde il vantaggio fiscale e si torna alla franchigia standard.

Imposte che restano dovute anche con la Legge 104

Ricevere un immobile in eredità comporta comunque alcuni costi, anche se non si paga l’imposta di successione. Restano infatti da versare l’imposta ipotecaria e quella catastale. In molti casi queste due imposte sono fisse e ammontano a 200 euro ciascuna, ma se l’immobile non viene destinato a prima casa, possono diventare proporzionali. Per esempio, se il casolare ha un valore di 300.000 euro e non sarà utilizzato come abitazione principale, si potrebbe arrivare a pagare 6.000 euro per l’imposta ipotecaria e 3.000 per quella catastale.

Oltre al valore dell’immobile, va considerato il patrimonio complessivo ereditato. Se ci sono altri beni, anche di modesto valore, è importante verificare che la somma totale non superi il milione e mezzo previsto. Una volta superata questa soglia, l’imposta si applica solo alla parte eccedente. In situazioni complesse, può essere utile affidarsi a un consulente fiscale o a un notaio per evitare errori e rispettare i termini della dichiarazione di successione.

Infine, in alcuni casi è possibile accettare l’eredità con beneficio d’inventario, specialmente se si teme che l’immobile sia gravato da debiti. Questa scelta permette di limitare la responsabilità patrimoniale solo a quanto ereditato, senza mettere a rischio il proprio patrimonio personale.

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