Il TFR spetta anche dopo un solo anno di lavoro. Come si calcola l’importo e in che modo viene versato al titolare?
Il Trattamento di Fine Rapporto (detto anche buonuscita) è la prestazione che spetta a tutti i lavoratori dipendenti al momento dell’interruzione del rapporto di lavoro. Tale somma viene accantonata ogni mese e, dunque, maggiore è il periodo durante il quale si lavora, più elevato sarà l’importo spettante.

In ogni caso, anche dopo pochi mesi o anni di lavoro è possibile ottenere un bel gruzzoletto. Di solito, il TFR ammonta a circa una mensilità di retribuzione per ciascun anno di lavoro svolto e, per tale motivo, viene considerata come uno stipendio differito. In altre parole, si tratta di una quota della paga che viene accantonata ogni mese durante la vigenza del rapporto lavorativo, affinché venga pagata alla fine. Ma come si calcola in maniera precisa l’importo del TFR?
TFR per un mese di lavoro: la guida pratica per capire quanto spetta
La somma del Trattamento di Fine Rapporto varia in base allo stipendio annuo utile ai fini previdenziali. Va, poi, suddiviso per 13,5: il risultato è il TFR a cui si ha diritto dopo un anno. Se il rapporto di lavoro dura meno di un anno, viene presa come parametro la retribuzione mensile utile ai fini previdenziali, da dividere sempre per 13,5 e, infine, moltiplicare per il numero di mesi durante i quali è stata effettivamente svolta attività lavorativaI mesi in cui il lavoro è stato svolto per almeno 15 giorni vengono conteggiati come mesi interi.

Nella retribuzione utile vengono comprese tutte le voci fisse e continuative e quelle variabili stabilite dal contratto. Non sono, invece, considerate le spese rimborsate e li stipendio occasionale. In base al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, possono essere previste delle eccezioni ma, in generale, incidono i seguenti elementi:
- lo stipendio base oppure il minimo tabellare;
- gli scatti di anzianità;
- lo straordinario;
- la tredicesima ed, eventualmente, la quattordicesima;
- eventuali sussidi ulteriori, come le indennità di turno.
La somma, inoltre, è oggetto di una rivalutazione annuale fissa dell’1,5%, con una maggiorazione corrispondente al 75% del tasso di inflazione registrato nell’anno dall’ISTAT. Per capire a quanto ammonta il TFR dopo un anno di lavoro, è opportuno fare un esempio. Innanzitutto, va calcolata la retribuzione annua totale, sottraendo le voci occasionali. Va, poi, diviso il risultato per 13,5, per ricavare il Trattamento di Fine Rapporto lordo annuo. Alla fine, basta applicare la rivalutazione annuale dell’1,5% fisso e dello 0,75%, se l’inflazione notata dall’ISTAT è all’1%.