Due importanti case di analisi hanno rivisto il loro giudizio su Ferrari, segnalando nuove prospettive per uno dei marchi più forti al mondo nel settore lusso e automotive. Le valutazioni di Berenberg e Mediobanca hanno attirato l’attenzione del mercato, spingendo gli investitori a chiedersi quali siano i dati che supportano queste revisioni.
Negli ultimi anni il titolo Ferrari si è distinto non solo per la forza del brand, ma anche per la solidità delle performance finanziarie. Gli analisti guardano con attenzione a margini, ritorni sul capitale e crescita futura, elementi che hanno reso la società un punto di riferimento per il mercato globale. Le valutazioni aggiornate, arrivate in un contesto di forte interesse per le auto di lusso e i modelli ibridi, si basano su dati che evidenziano un posizionamento competitivo unico.

Mediobanca ha promosso Ferrari da “Neutral” a Outperform, fissando un target price a 486 €. Berenberg ha avviato la copertura con giudizio Buy e prezzo obiettivo a 484 €, sottolineando la solidità del modello di business e la capacità del marchio di mantenere margini elevati nel tempo.
I numeri chiave che spiegano le revisioni
Il valore in Borsa di Ferrari resta elevato e la società presenta multipli finanziari superiori alla media del settore. Il P/E ratio si colloca intorno a 49,4×, un livello che riflette aspettative di crescita sostenuta. Allo stesso tempo, i ritorni sul capitale sono particolarmente elevati: il ROE si muove tra il 45% e il 48%, il ROA intorno al 16,7% e il ROIC al 22,7%. Anche il ROCE supera il 28%, a conferma di un’efficienza gestionale rara nel comparto automobilistico.
Dal punto di vista operativo, i margini sono solidi: il margine operativo viaggia vicino al 30% e l’utile netto rappresenta circa il 23% dei ricavi. Questi dati rafforzano la convinzione degli analisti, come evidenziato nei report di Mediobanca e Berenberg, che considerano Ferrari meno esposta ai cicli economici generali grazie alla clientela di fascia alta e alla capacità di fissare prezzi premium.

Sul fronte tecnico, le analisi di mercato segnalano che gli oscillatori come RSI e MACD si muovono su valori neutri, senza indicare zone di ipercomprato. Le medie mobili settimanali mostrano un trend stabile, con il titolo che mantiene livelli sopra le principali soglie di supporto.
Prezzi obiettivo e prospettive degli analisti
Secondo i dati di MarketScreener, il prezzo obiettivo medio degli analisti per Ferrari si attesta su valori prossimi ai 460 €, con un massimo che supera i 490 € e un minimo poco sotto i 430 €. Rispetto all’ultima quotazione, che oscilla tra 450 € e 455 € nelle ultime sedute, lo scarto con il target massimo è di circa 35-40 €, mentre con il target minimo il margine al ribasso resta contenuto.
Un altro elemento di rilievo riguarda i dividendi. Ferrari ha distribuito regolarmente cedole negli ultimi anni, con un rendimento medio vicino all’1% su base quinquennale. In alcuni esercizi il payout è stato modulato in base agli utili, ma non si sono registrate interruzioni significative. Il rendimento atteso rimane contenuto, ma coerente con la strategia di reinvestimento del capitale in nuovi modelli e tecnologie.
Gli esperti sottolineano come le revisioni positive di Berenberg e Mediobanca non siano legate a un singolo trimestre, ma a una valutazione complessiva della struttura economica della società. Il titolo mostra caratteristiche tipiche del lusso più che dell’automotive tradizionale: margini elevati, forte potere di pricing e ritorni sul capitale superiori alla media. Elementi che spiegano perché il mercato e gli analisti continuino a guardare a Ferrari come a un asset di lungo periodo con prospettive solide.