Se il verbale della Legge 104 è scaduto e l’INPS non ha ancora convocato per la visita di revisione, non tutto è perduto. Le disposizioni vigenti garantiscono la continuità dei benefici fino alla nuova valutazione sanitaria. Ecco cosa prevede la normativa e come comportarsi in attesa della convocazione.
Negli ultimi mesi molti titolari di Legge 104 si sono trovati con verbali scaduti e senza convocazione INPS per la visita di revisione. Si tratta di una situazione frequente, dovuta ai tempi tecnici delle Commissioni mediche e all’aumento delle pratiche in attesa di aggiornamento. Tuttavia, in base all’art. 25, comma 6-bis del D.L. n. 90/2014, chi possiede un verbale rivedibile mantiene tutti i diritti acquisiti fino all’effettivo svolgimento della visita di revisione. Questo significa che le agevolazioni fiscali, lavorative e assistenziali previste dalla Legge 104 restano valide anche se la data di revisione è trascorsa e l’interessato non ha ancora ricevuto una nuova convocazione.

Le indicazioni fornite dall’INPS e dal Ministero del Lavoro chiariscono che la revisione è obbligatoria solo nei casi in cui la disabilità possa modificarsi nel tempo, ad esempio per soggetti in età evolutiva o con patologie suscettibili di miglioramento. Al contrario, se lo stato di salute è stabilizzato, la Commissione può dichiarare la condizione permanente, escludendo ulteriori accertamenti. La data della revisione è sempre riportata nel verbale di riconoscimento e determina l’obbligo di convocazione da parte dell’Istituto.
Verbale scaduto e revisione INPS: diritti garantiti e novità operative 2025
L’articolo 25 del D.L. n. 90/2014 tutela i titolari di verbali rivedibili, stabilendo che, “nelle more dell’effettuazione della visita di revisione, i soggetti interessati conservano tutti i benefici, prestazioni e agevolazioni di qualsiasi natura”. In pratica, un lavoratore che usufruisce dei permessi retribuiti 104 o un caregiver familiare che beneficia delle agevolazioni fiscali può continuare a farlo fino alla nuova valutazione. L’INPS è l’unico ente competente a convocare l’interessato e a emettere il nuovo verbale medico-legale.
Il messaggio INPS n. 188/2025 ha introdotto ulteriori semplificazioni a seguito del D.Lgs. 62/2024, con l’obiettivo di velocizzare le procedure di accertamento. In particolare, per tutto il 2025, le visite di revisione relative a patologie oncologiche potranno essere svolte anche tramite valutazione sugli atti, senza visita diretta, purché la documentazione sanitaria sia completa e idonea a una valutazione obiettiva. In tali casi, l’INPS invia una comunicazione agli interessati, invitandoli a trasmettere la documentazione entro 40 giorni.

Un esempio concreto: un cittadino con verbale 104 scaduto al 31 agosto 2025 può continuare a godere dei benefici, come il congedo straordinario o la detrazione per figli disabili, fino alla comunicazione ufficiale del nuovo esito. Se la revisione conferma lo stato di handicap grave, i diritti vengono prorogati senza interruzioni; se l’esito è negativo, la revoca decorre solo dal giorno successivo alla nuova certificazione.
Revisione unificata, tempi e tutele in caso di ritardi
Dal 1° gennaio 2025 è prevista una visita sanitaria unica per chi presenta domande relative a invalidità civile, cecità, sordità, sordocecità o disabilità Legge 104. L’INPS effettuerà un’unica convocazione, integrando la commissione medica con specialisti competenti nei vari ambiti. Questa procedura semplificata si applica anche alle revisioni programmate nel corso del 2025, a condizione che tra due accertamenti non trascorrano più di tre mesi.
Le fonti istituzionali sottolineano che, in caso di ritardo nella convocazione, i titolari non devono presentare alcuna nuova domanda: i diritti restano attivi fino alla visita di revisione. È però necessario conservare copia del verbale 104 e delle eventuali comunicazioni INPS per eventuali controlli. Se l’INPS richiede integrazioni o documenti sanitari, essi devono essere inviati entro 40 giorni tramite PEC o piattaforme digitali ufficiali.
Esperti del settore previdenziale spiegano che la riforma delle revisioni rappresenta una tappa significativa verso la semplificazione amministrativa, garantendo comunque la continuità dei diritti delle persone con disabilità. In sintesi, chi possiede un verbale Legge 104 scaduto mantiene tutte le agevolazioni fino alla nuova convocazione, con piena validità delle prestazioni economiche e dei benefici correlati.