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“Il bollo auto sparisce per tutti dal 31 ottobre”: facciamo chiarezza

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Una bufala del bollo auto, secondo la quale a partire dal 31 ottobre non sarebbe più previsto il pagamento dell’imposta automobilistica.

In rete, è facile imbattersi in informazioni fasulle che possono sviare i consumatori e, in alcuni casi, provocare guai. È questo il caso della bufala del bollo auto, che non dovrebbe più essere pagato a partire dal 31 ottobre 2022: niente di più falso!

foto adobe

 

Il bollo automobilistico è un’imposta tra le più odiate dagli italiani. Per questo motivo, l’idea che possa essere eliminato definitivamente, fa drizzare le antenne a tutti gli automobilisti.

C’è una bufala, che gira in rete, che parla dell’eliminazione del bollo auto a partire dal 31 ottobre 2022. Purtroppo, si tratta di una fake news alimentata dalle false speranze di contribuenti.

Bisogna fare attenzione a non cadere in questi trucchetti, perché il rischio è quello di credere a queste bufale e non pagare più l’imposta sull’automobile.

Le conseguenze? Oltre agli interessi in mora, che maturano per ogni giorno di ritardo del pagamento, questa circostanza può chiedere l’intervento dell’Agenzia delle Entrate. In questo caso, è previsto dapprima l’emissione di un sollecito di pagamento e, nei casi più gravi, di un atto esecutivo forzato, volto a recuperare il debito nei confronti nella Regione.

Bufala del bollo auto: dal 31 ottobre non sarà più necessario pagare l’imposta automobilistica

Il bollo automobilistico è un’imposta il cui versamento è obbligatorio per tutti i proprietari di veicoli a motore. L’imposta ha un importo che varia in base ad alcuni requisiti, tra cui la regione di residenza e il veicolo in questione.

Il pagamento deve avvenire ogni anno entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di scadenza della tassa precedente. Se nel 2022 il bollo scade a marzo, nel 2023 scadrà il 30 aprile.

In caso di ritardo è previsto un importo sanzionato del 1,67%, per i primi 30 giorni. Se il ritardo supera i 90 giorni, è previsto una maggiorazione dell’imposta originaria del 3,75%.

Esistono alcune categorie di automobilisti che sono esentati dal pagamento della tassa:

  • Possessori di auto immatricolate da più di 30 anni
  • Persone disabili con Legge 104
  • I caregiver delle persone con legge 104.

Insomma, ci piace deludere tutti coloro che avevano davvero sperato che la tassa automobilistica fosse stata eliminata, ma il bollo auto è ancora in vigore e deve essere pagato per evitare guai.

La fake news è nata da una cattiva interpretazione (volontaria o casuale) di alcune disposizioni regionali, che prevedono l’esenzione al pagamento del bollo.

Esenzione dell’imposta sull’auto

Secondo quanto stabilito da Automobile Club d’Italia, a partire dal 2022, in alcune regioni i residenti non saranno tenuti a pagare il bollo auto.

Fermo restando che, in tutta Italia, esistono delle categorie di cittadini che sono esentati dal pagamento del bollo. Ci stiamo riferendo a coloro che:

  • Sono proprietario di un veicolo immatricolato da più di 30 anni e che è classificato come vettura storica;
  • Sono affetti da disabilità accertata dalla legge 104;
  • I veicoli elettrici o con alimentazione esclusiva GPL o gas metano o ibrida;
  • I veicoli consegnati ai concessionari per la rivendita;
  • I veicoli temporaneamente esenti al pagamento del bollo per esportazione temporanea extracomunitaria.

Esistono poi casi particolari chi cambiano da regione a regione. Ad esempio, in Puglia l’esenzione è estesa anche ai veicoli interessati da furto e demolizione.

In Toscana, invece, non devono pagare il bollo le persone che possiedono un veicolo destinato al soccorso sanitario. Dunque, sono esentati dal versamento dell’imposta le organizzazioni di volontariato e le organizzazioni non governative (cd ONG)

In molte altre regioni è possibile beneficiare dell’esenzione al pagamento del bollo se la vettura è intestata ad una Onlus.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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