C’è un bonus che può essere ancora richiesto entro il 31 dicembre 2024. Scopriamo insieme come accedervi
Oggigiorno, con la crisi economica che imperversa e le molte spese da sostenere, gli incentivi sono molto utili, soprattutto per le famiglie.
Ci sono, infatti, rincari ovunque, e l’inflazione crescente non aiuta. Per non parlare del fatto che si sta avvicinando il Natale, e le spese sono parecchie, senza alcun dubbio. È importante attuare una politica di risparmio, se non ci si vuole ritrovare a gennaio con pochi soldi a disposizione.
D’altronde, per i regali, conta il pensiero, purché sia fatto col cuore. Ma questo è un periodo in cui fa anche molto freddo, e in cui si ha necessità di stare al caldo. Proprio in questi contesti, si possono verificare dei disguidi non da poco, che possono mettere in crisi le famiglie.
Tuttavia, c’è un bonus che proprio ai nuclei familiari può essere assai utile. Scopriamo di cosa si tratta, in dettaglio.
In un periodo come questo, si potrebbero riscontrare problemi di vario genere in casa, che possono comportare un significativo esborso dal portafogli.
Per varie ragioni, può accadere, ad esempio, che si rompa la caldaia o che in qualche modo sia tempo di sostituirla. D’altronde, il riscaldamento è fondamentale in casa, anche per una questione di salute della persona.
Se si sta pensando di sostituire la caldaia, dunque, il tempo scade il prossimo 31 dicembre 2024, in modo da installarne una a condensazione. Nel 2025, non ci sarà più questa opportunità. È un incentivo che fa parte dei bonus edilizi, e che consentono di potersi veder detrarre il 50% delle spese sostenute, se si eseguono lavori di ristrutturazione/manutenzione.
Se si tratta di risparmio energetico, l’incentivo sale tra 65% e 70%. Fondamentale, per ottenere il bonus, è pagare con strumenti di pagamento che possano essere tracciati. Entro 90 giorni, si dovrà mandare all’Enea, la documentazione certificata da tecnico che esegue l’installazione e i documenti richiesti per ottenere l’incentivo.
Nello specifico, per ottenere la detrazione fiscale, bisogna mettere da parte il certificato di asseverazione rilasciato da tecnico qualificato, con indice di riscaldamento energetico e altre info importanti sull’installazione.
È bene presentare le schede tecniche dei prodotti, documenti supplementari, fatture che dimostrino le spese sostenute, ricevuta bonifico, ricevuta invio all’Enea, incluso codice CPID, che funge da prova di aver trasmesso i documenti.
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