Esiste la credenza errata che l’ultimo Btp Italia emesso con il 23 giugno con scadenza nel 2030 non funzioni con lo scopo dichiarato.
Il nuovo BTp è stato collocato dal MEF con l’interesse di dare, soprattutto ai piccoli risparmiatori, un titolo indicizzato all’inflazione.
Il titolo offre oggi una buona copertura dagli effetti dell’aumento dei prezzi al consumo, con una cedola minima fissata al 1,6% è stato previsto che questa vari a variare dell’inflazione. Si è creato perciò il malinteso che con la sua riduzione questa possa ridursi contestualmente.
La cedola minima è riconosciuta a prescindere dal livello di inflazione, ed è semmai accresciuta secondo la variazione di questa. Il rendimento torna invece a questo livello minimo in caso di deflazione, ovvero di un’inflazione negativa inferiore quindi allo 0%. Non bisogna confondere le due cose; la deflazione o inflazione negativa c’è con una riduzione dei prezzi, non con una riduzione della percentuale di aumento. Questa è solo un calo dell’inflazione, comunque positiva.
I BTP Italia offrono interessi minimi dell’1,6% rivalutati semestralmente in base alla rilevazione dei prezzi del paniere di beni e servizi delle famiglie di operai e impiegati (Foi). Quindi, Se l’inflazione è scesa ma non si è azzerata, attestandosi per esempio al 6% annuo, il tasso di riferimento sarà dato dalla somma dell’inflazione più 1,6%. Per il momento le banche centrali stanno lottando per rallentarla ed è inverosimile un suo crollo repentino. Inoltre c’è da ricordare che l’obbiettivo della Bce è pari comunque al 2%.
Al momento lo spread BTP Bund rimane elevato intorno almeno ai 200 punti base. Il rendimento del BTP a 10 anni è tornato poco al di sotto del 3,5. Le prossime manovre di politica monetaria, in un contesto economico di incertezza possono ulteriormente far aumentare gli interessi sui Btp a prescindere dalla loro rivalutazione periodica.
Superata la crisi estiva, c’è da aspettarsi buone notizie anche a livello macroeconomico ma lo scenario in generale è in continuo mutamento ed è necessario attendere e prestare attenzione. Il Bund è in una fase di recupero ed è sotto resistenza dei 148 euro per contratto futures. Bisogna superare questa soglia per salire fino a 153 euro.
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