Fotografata la ricchezza finanziaria degli italiani cresciuta in 10 anni del 50%. Il contante, rappresentativo di più del 20% della ricchezza in termini di risparmi, rimane la riserva di ricchezza preferita degli italiani.
Sono circa 690 i miliardi quelli rappresentativi delle riserve finanziarie delle famiglie costituite dai contanti. Il dato del 2011 è salita del 22% nel 2020 arrivando alla cifra di 1251 miliardi nel 2021.
Il contante sui conti correnti e depositi, quindi disinvestito e liquido, è stabile al 31% del totale delle masse. Diminuiscono perfino le obbligazioni ridottesi nei portafogli nei dieci anni del 67% mentre aumentano come forma di investimento le polizze assicurative.
Ciò dimostra ancora una volta quanto gli italiani difendano la propria ricchezza attraverso l’accumulo e l’avversione al rischio. Nonostante le opportunità del mercato presentino soluzioni a basso rischio e l’inflazione eroda comunque i risparmi la liquidità continua a rappresentare il riparo percepito come più sicuro.
Emergono così una crescente necessità di una pianificazione patrimoniale professionale che possa ridare alle famiglie un’alternativa finanziaria rendendole più indipendenti dal reddito fisso del lavoro. Il contante è importante tanto che pure il decreto Milleproroghe ha rimandato di un anno la riduzione del limite del contante per i pagamenti di beni e servizi.
Fino al 31 dicembre 2022 si potranno effettuare pagamenti in contanti fino a 1.999,99 euro per ogni singolo pagamento. Dal 2023 la soglia scenderà a 999,99 euro a meno di nuove modifiche o proroghe.
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