Lo spread scende a quota 80, la Borsa italiana fa meglio delle altre europee e qualcosa inizia a cambiare. Non solo nei dati, ma nella percezione stessa dell’Italia sui mercati. In questo clima di fiducia crescente, anche le parole del direttore della banca assumono un altro peso. Non si parla di azioni rischiose o strumenti complessi, ma di titoli che da sempre raccontano il rapporto tra Stato e cittadini: i BTP. Alcuni, oggi, promettono più di altri. E chi guarda al futuro con attenzione non può ignorarli.
Negli ultimi mesi il contesto è diventato decisamente più favorevole. L’Italia continua a godere di un rinnovato appeal economico e politico, con segnali concreti anche sul piano internazionale. Lo spread tra BTP e Bund è sceso in area 80, un livello che non si vedeva da tempo.
Questo significa che i mercati iniziano a percepire il debito italiano come meno rischioso. Parallelamente, la Borsa di Milano continua a registrare performance superiori rispetto ad altri indici europei, attirando nuovi capitali. In questo scenario, sempre più risparmiatori si orientano verso strumenti più sicuri ma con rendimenti interessanti. E tre titoli in particolare sembrano emergere dal panorama dei titoli di Stato.
Il primo è il 1.7‑BTP‑01ST51, che si acquista oggi intorno a 60,94. Il suo valore nominale è 100, il che significa un forte sconto rispetto al rimborso finale. Il rendimento lordo si attesta al 4,22%, mentre quello netto arriva al 3,92%. Le cedole non sono altissime, ma regolari. Il vero vantaggio sta nel guadagno in conto capitale a scadenza, nel 2051. Tuttavia, la sua duration modificata di 18,57 anni lo rende sensibile ai movimenti dei tassi. Un eventuale rialzo da parte della BCE potrebbe causare forti oscillazioni del prezzo. Si tratta di un BTP adatto a chi ha un orizzonte lungo e una certa tolleranza alla volatilità.
Poi c’è il 2.15‑BTP‑01MZ72, che presenta un prezzo ancora più basso, attorno a 58,63. Il rendimento netto è del 3,81%, ma la sua durata di quasi 23 anni lo rende molto reattivo ai cambiamenti del contesto macroeconomico. In compenso, le cedole sono più generose rispetto al primo titolo. Può risultare interessante solo per chi è disposto a tenere il titolo molto a lungo e confida in un contesto di tassi stabili o in calo.
Il terzo titolo, il 2.15‑BTP‑01ST52, sembra rappresentare il miglior compromesso. Il prezzo si aggira intorno a 66,61, quindi meno scontato, ma ancora sotto la pari. Le cedole sono pari a quelle del titolo MZ72 e il rendimento netto arriva al 3,93%, il più alto tra i tre. La duration modificata di 18,07 anni lo rende meno esposto alla volatilità dei tassi rispetto al MZ72, pur offrendo un rendimento competitivo. Questo titolo appare quindi più equilibrato e adatto a chi cerca un mix tra stabilità, flusso cedolare e rendimento a scadenza.
Secondo le analisi pubblicate da varie istituzioni, cresce l’interesse per i titoli di Stato a lunga scadenza. I motivi sono chiari: prezzi vantaggiosi, fiducia nel sistema e un contesto macro che gioca a favore. Tra i tre, proprio lo ST52 sembra oggi il più convincente, per chi non vuole rinunciare alla prudenza ma cerca comunque un rendimento interessante.
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