Il settore di Borsa italiana che resiste a tutto: perché DiaSorin e Recordati sono al centro dell’attenzione

I riflettori sono tutti puntati su due protagonisti del settore farmaceutico italiano. Non è solo questione di numeri: c’è una tensione silenziosa che si percepisce tra le valutazioni degli analisti e le aspettative del mercato. Qualcuno parla di sottovalutazione, altri preferiscono restare in attesa.

Ma intanto i movimenti parlano chiaro. Una cosa è certa: chi osserva con attenzione, trova segnali che non passano inosservati. Il comparto farmaceutico non smette di sorprendere.

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C’è un motivo se la farmaceutica italiana continua ad attrarre attenzione anche in un mese come maggio 2025. È un settore che, da tempo, mostra una capacità unica di restare solido in contesti volatili. In mezzo a questo scenario, due nomi si stanno guadagnando una visibilità crescente: DiaSorin e Recordati. Le banche d’affari ne parlano, gli analisti aggiornano le stime, gli investitori osservano. E mentre il mercato prende le misure, qualcosa si muove. Non serve cercare clamore per notare i segnali: bastano i numeri, i giudizi e quella sottile distanza tra aspettative e realtà.

DiaSorin: valutazioni in crescita e fiducia diffusa

Tra le protagoniste del FTSE Italia Farmaceutica e Biotecnologia, DiaSorin continua a guadagnare credito tra gli analisti. Equita SIM mantiene la propria raccomandazione positiva, fissando un target a 122 euro. Anche Intesa Sanpaolo, pur restando cauta con un giudizio Neutral, ha ritoccato il prezzo obiettivo a 108,3 euro. Il titolo, però, viaggia intorno ai 91 euro, lasciando intravedere un margine di crescita del +19,1%. Una distanza che, per molti, rappresenta un’opportunità.

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Secondo le stime di Equita, i ricavi del primo trimestre si attesteranno sui 313 milioni di euro, con un +8,1% su base annua, e un EBITDA adjusted di 106 milioni, corrispondente a un margine del 33,9%. Le proiezioni per tutto il 2025 parlano di 1,252 miliardi di fatturato e 432 milioni di EBITDA. Dati che consolidano la reputazione di DiaSorin come azienda in crescita costante, capace di combinare risultati e prospettive.

Anche le valutazioni più prudenti, come quelle di UBS e Morgan Stanley, non scalfiscono questa visione d’insieme. Il quadro è chiaro: il titolo ha spazio per crescere, inserito in un contesto che premia innovazione e specializzazione.

Recordati: stabilità e un potenziale che resta sullo sfondo

Diversa l’impostazione con cui gli analisti guardano a Recordati. Barclays ha abbassato il giudizio a Underweight con un target di 52 euro, mentre Deutsche Bank resta su un Hold con obiettivo a 55 euro. Ma anche qui, il titolo si muove sotto la soglia dei 52 euro, lasciando spazio per una potenziale rivalutazione del +14,9%.

Le previsioni aziendali per il 2025 indicano ricavi compresi tra 2,6 e 2,67 miliardi. Una crescita contenuta, ma stabile. Recordati resta un titolo apprezzato per la sua affidabilità, soprattutto per chi punta al lungo periodo. La sua forza è nella costanza, in un modello che privilegia specialità terapeutiche e mercati consolidati.

Il contesto gioca a favore: secondo Prometeia e Intesa Sanpaolo, il settore farmaceutico italiano crescerà del +2,4% nel 2025. E in un panorama industriale incerto, la farmaceutica resta una delle poche certezze.

Nel panorama attuale, entrambi i titoli offrono spunti interessanti.

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