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Immatricolazione da rifare nel 2025: chi è obbligato e chi può evitare

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Alcune auto saranno soggette a una nuova immatricolazione da fare nel 2025 per evitare sanzioni e fermi: ecco chi è obbligato e chi può evitare.

L’anno nuovo porterà con se una serie di novità importanti che arrivano con il nuovo Codice della Strada e che potrebbero avere un’influenza diretta su tanti automobilisti. Nel dettaglio, si parla di un rinnovamento per quanto riguarda le norme sull’immatricolazione e sulla validità dei documenti dei mezzi in circolazione.

Immatricolazione da rifare nel 2025: chi è obbligato e chi può evitare – trading.it

Il Codice della Strada è entrato in vigore lo scorso 14 dicembre ed è importante conoscere le nuove normative per restare in regola ed evitare problemi. L’obiettivo del nuovo regolamento è migliorare la sicurezza stradale e, di conseguenza, garantire che tutti i mezzi in strada rispettino i dettami aggiornati. La legge prevede, dunque, che le auto debbano essere sottoposte a una nuova immatricolazione nel 2025. Per capire se bisogna farla è importante controllare un codice.

Nuova immatricolazione auto 2025: il codice da controllare

La riforma del Codice della Strada prende di mira le auto con targhe estere utilizzate in modo strategico per eludere i costi delle polizze assicurative italiane, che negli ultimi mesi sono aumentate notevolmente. Per fuggire ai livelli proibitivi dei costi della RC Auto, alcuni automobilisti, tramite società di noleggio in Paesi come Polonia o Bulgaria, hanno pensato questa pratica per aggirare il problema.

Nuova immatricolazione auto 2025: il codice da controllare – trading.it

Una pratica, che permette di accedere a polizze assicurative più basse, diffusa soprattutto in diverse aree del nostro Paese e rappresenta una sfida per il sistema assicurativo e le istituzioni. Per questo sono state introdotte delle misure più stringenti per i mezzi con targhe straniere che circolano in Italia, per questo è stato pensato una reimmatricolazione obbligatoria.

In breve, la riforma del CdS prevede che le auto che circolano in Italia da più di 3 mesi con il codice della targa estera devono rifare l’immatricolazione. Inoltre, bisogna stipulare una polizza RC Auti con una compagnia che opera in Italia e con le regole della strada italiane, mentre sono esenti i mezzi di persone straniere, usati in Italia tramite noleggio o comodato in Italia, ma comunque i veicoli devono essere registrati al Registro veicoli esteri (Reve) entro 30 giorni dall’entrata nel nostro paese.

Ricordiamo che la pratica delle targhe estere ha creato diversi problemi per quanto riguarda la gestione dei risarcimenti per gli incidenti stradali. Infatti, nel caso di sinistri stradali, le assicurazioni estere complicano i tempi e le modalità di liquidazione, penalizzando l’intero sistema assicurativo italiano e le vittime.

Isabella Insolia

Classe 1993. Ha una laurea magistrale in Studi Politici e Internazionali e un Master in Comunicazione. Offre una lente d’ingrandimento sulla società attraverso uno sguardo sulla società: dall’economia alla politica, senza tralasciare il gossip. Ama il cinema e la musica, arti che hanno sempre sciolto quesiti latenti.

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