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Economia e Finanza

Attenzione alla ristrutturazione dell’immobile, se sbagli con la documentazione rischi multe davvero salate!

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Ristrutturare un immobile non è una passeggiata e talvolta comporta certi rischi! Reclusione e  51.645 euro di ammenda, questo se ci si dimentica di verificare una particolare documentazione amministrativa

La Legge di Bilancio 2022 ha convalidato svariati Bonus statali per i lavori e le ristrutturazioni degli immobili. Si pensi solo al Superbonus, al Bonus casa, al Bonus mobili. Sembrerebbe il momento ideale per cominciare lavori.

Pixabay

Non tutti sono a conoscenza lavori e ristrutturazioni domestiche possono comportare importanti sanzioni, sia amministrative che penali.

Le richieste necessarie alla ristrutturazione di un immobile

Quando il committente non adempie ciascuno degli obblighi previsti dalla Legge e quando non si accerta che sia presente l’intera documentazione amministrativa essenziale, i rischi di pesanti ammende sono concreti.

Innanzitutto, chi è il committente? Colui che commissiona un lavoro o una ristrutturazione. Solitamente sarebbe il proprietario dell’immobile da rimettere in sesto. Quale che sia la tipologia di attività lavorativa, il committente per cominciare e dare il via all’intervento, dovrà inoltrare la richiesta per ottenere una confacente autorizzazione amministrativa.

In caso di manutenzione ordinaria, non occorrerà alcuna notificazione. Quando si tratti di manutenzione straordinaria, potrebbe essere necessaria la CILA. Una segnalazione del committente all’Amministrazione di esecuzione dei lavori. Nelle circostanze di lavori di costruzione, o in fattispecie complesse, potrebbe essere indispensabile avvalersi della DIA, della SCIA o fare richiesta del consenso di costruzione.

Una faccenda molto delicata, occhio al vostro immobile

Il committente dovrà prestare molta attenzione ai vincoli di sicurezza. Nella circostanza di lavori e ristrutturazioni, il richiedente sarà responsabile della salute degli operai al lavoro.

Il rischio di ammende salate o persino della reclusione è concreto, specie se qualche operaio si dovesse infortunare in cantiere. Onde eludere tali responsabilità ci sarebbero degli adempimenti a cui potersi affidare. Uno senz’altro essenziale risulta quello della designazione del coordinatore per la sicurezza.

Altre figure fondamentali da nominare per non imbattersi in grevi responsabilità sono il progettista e il direttore di lavori.

Le responsabilità di un committente

In primis, il rispetto dei vincoli legati alla sicurezza in cantiere. Come si diceva pocanzi, la nomina di un professionista ad hoc, il coordinatore per la sicurezza, potrebbe rivelarsi la scelta più consona e funzionale al buon proseguimento dei propri lavori.

In seconda istanza occorrerà assicurarsi il rispetto della legislazione edilizia. La verifica della documentazione amministrativa è imprescindibile. Varrebbe la pena anche in questo caso chiedere supporto a professionisti.

I rischi per un committente

La violazione delle norme urbanistiche, in pratica l’abuso edilizio, prevede pene davvero ingenti. Il DPR 380 del 2001, articolo 44, parla chiaro: reclusione e fino a 51.645 euro di ammenda per quanti costruiscano o portino avanti lavori in difformità o in mancanza del legittimo consenso.

La Cassazione, già con la sentenza 16802 del 2015, ha espresso la sua. Ha chiarito come per rispondere della trasgressione dell’articolo 44, basti la colpa. Occorre, cioè, che il committente sia stato distratto o non preparato nel verificare la documentazione amministrativa esatta. Proprio per il rigore delle disposizioni si raccomanda l’affidamento a professionisti. Si consiglia cautela.

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