Immobili e condono: se ci hai messo mano ecco cosa rischi, nuove regole dure

Recentissimo aggiornamento dal TAR Campania, cosa cambia per immobili e condono, rischi e regole.

Novità importantissime per quanto riguarda gli immobili e il condono, la sentenza n. 4591 /2025 afferma un principio fondamentale nel settore edilizio. Questo attiene al fatto che non si possono apportare interventi e modifiche durante la sanatoria, poiché equivarrebbe ad un’alterazione. Chi inoltra la domanda di condono per degli immobili, deve comportarsi così.

sfondo palazzo e martelletto del giudice
Immobili e condono: se ci hai messo mano ecco cosa rischi, nuove regole dure- Trading.it

Chi fa richiesta di condono non può alterare l’immobile abusivo ripristinandone la situazione, ma deve attendere e seguire un iter preciso. Altrimenti, potrebbe perdere la possibilità di regolarizzare la propria situazione, già di per sé illegale.

Da un caso concreto si può comprendere la gestione della pratica. Un cittadino di Sorrento aveva chiesto il condono per 3 manufatti, una casa, una cucina rustica con bagno, e un forno con tettoia. Questi dichiarava erano stati costruiti prima del 31 dicembre 1993, data ultima che permetteva di avere accesso al condono secondo la legge n. 724/94.

Ma il Comune di riferimento ha rigettato la domanda di condono, perché dopo il 1993 erano state poste in essere delle modifiche abbastanza importanti che avevano alterato i manufatti. Risponde il TAR Campania, ecco com’è finita la vicenda.

Tutto quello che c’è da sapere sulle novità di immobili e condono

Qualsiasi modifica, anche se “migliorativa”, non può alterare lo stato dell’edificio o del manufatto che sia, se si vuole porre domanda di condono, e regolarizzare la condizione di abusivismo. Come gestire la questione allora?

uomo alla scrivania
Tutto quello che c’è da sapere sulle novità di immobili e condono- Trading.it

Il TAR Campania conferma il principio fino a pocanzi dichiarato, e lo fa con grandissima fermezza. Anche perché il fabbricato in lamiera di 33 mq del cittadino di Sorrento è stato buttato giù per diventare un edificio in muratura di 420 mq, e anche il forno tradizionale era diventato una cucina di ultima generazione. Sono modifiche inammissibili, oltre che abbastanza evidenti.

Il Comune ha diligentemente certificato tutto, e il TAR ha accolto queste indicazioni poiché totalmente d’accordo con il rigetto del condono, a causa della trasgressione di un principio così importante.

Anche perché il condono è una misura straordinaria che avvantaggia il ravvedimento operoso del singolo, ma questo non significa che bisogna far venire meno la trasparenza e la correttezza.

Lo stesso vincolo paesaggistico potrebbe essere un diniego del condono, ma in questo caso non è stato ciò a determinare il rigetto, quanto la totale modifica degli elementi per cui è stato richiesto.

Infine, si evidenzia che ci sono delle tempistiche da rispettare, non si possono congelare i lavori, poi riavviarli. Anche perché pure logicamente, se si modificano gli edifici si innesta un nuovo “immobile abusivo”, non è considerato lo stesso di prima! Quindi, si conferma così che il condono non è una misura ordinaria di regolarizzazione, ma deve essere concesso rispettando tutti i requisiti indicati.

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