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Economia e Finanza

Impennata dei mutui a tasso fisso: circa 50 euro in più al mese ad ogni rata

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Tassi di interesse dei mutui in deciso aumento. Restano sullo sfondo il rapporto di primavera sulle prospettive di crescita di Stati Uniti e Unione europea.

L’alta inflazione e il rallentamento dell’economia sono in prospettiva i fattori in grado di influire anche sui tassi di interesse.

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Il clima per l’aumento dei tassi di interessa rimane dei peggiori; tassi più alti e meno liquidità sono in grado di deprimere ulteriormente le prospettive economiche incidendo da due fronti sul reddito degli italiani. Questo vale, soprattutto per quanto riguarda i mutui a tasso fisso. Secondo il portale immobiliare Facile.it siamo ormai giunti a superare, in maniera importante, la soglia del 2 per cento.

Un 37 enne che chiede oggi un prestito a tasso fisso del valore di 100 mila euro per l’acquisto di una casa, si ritrova un Tasso annuo nominale più caro. La rata mensile sale così in poco più di 4 mesi di 38 euro per un mutuo a 20 anni di oltre 40 euro per un mutuo a 25 anni. L’impennata dei tassi si traduce in un aggravio di spesa che arriva, rispetto a inizio anno, a un incremento notevole; nel caso di un muto a trent’anni sono infatti quasi 590 euro in più all’anno.

Impennata dei mutui a tasso fisso: raddoppiano i valori dell’indice EURIRS

Crescono anche i valori dell’indice EURIRS a vent’anni, più che raddoppiati; salgono infatti dallo 0,6 di gennaio 2022 agli 1,97 del maggio. I tassi dei mutui a tasso fisso sono passati nello stesso periodo dal 1,21% al 2,12%. L’aggravio di spesa in questo caso è per chi decide di accendere oggi un mutuo.

I tassi dei mutui variabili seguendo i valori dell’EURIBOR a 3 mesi passano dagli -0,57 di gennaio 2022 al -0,40 del 9 maggio. I tassi proposti passano quindi nella migliore delle ipotesi dallo 0,72% di gennaio 2022 allo 0,75% di maggio.

L’aspettativa oggi è tutta in salita, considerando un aumento del costo del denaro già previsto a cominciare da questa estate e molto probabilmente a luglio. Sarà quindi determinante la politica monetaria della BCE, a questo si aggiungono le altre variabili che aggiungono incertezza al mercato immobiliare e alle decisioni della banca centrale.

Dal punto di vista degli investimenti il settore immobiliare può essere un’alternativa al mercato azionario. Tuttavia se si investe in immobili bisogna considerare questo come una fonte di reddito. Diversamente se si desidera utilizzare l’immobile acquistare una casa è più da considerare come un costo. A fronte di un livello di inflazione in crescita, l’obiettivo delle Banche Centrali del 2% annuo sia in Europa che negli USA è lontano dall’essere raggiunto. In questo contesto quello che è considerato tradizionalmente come un bene rifugio, può subire variazioni di prezzo in base a quali saranno le prospettive di crescita economica del Paese per i prossimi mesi.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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