Calcolo IMU: i parametri da utilizzare questâanno per aliquote e coefficienti, a seconda della categoria catastale.
LâIMU è lâimposta che bisogna versare se si è proprietari o titolari di un diritto reale di godimento su immobili o terreni ubicati in Italia. Sono esclusi dal pagamento della tassa solo le abitazioni principali non di lusso. Di norma, lâIMU va corrisposto in due rate:
Ma come si calcola lâammontare dellâIMU per ogni tipologia di immobile? A tal fine, sono fondamentali sue elementi: il coefficiente e lâaliquota. Ecco a cosa servono e come si applicano in maniera corretta.
Per il calcolo della tassa da pagare, sono fondamentali i coefficienti (o moltiplicatori catastali), perchĂŠ è da essi che deriva la base imponibile, rivalutando la rendita catastale del 5%, su cui, poi, si applica lâaliquota IMU decisa dal Comune in cui è situato lâimmobile. I coefficienti variano a seconda della categoria catastale. In particolare, sono pari a:
Per i fabbricati della categoria D non iscritti al catasto, invece, ci sono delle peculiaritĂ . In tal caso, la base imponibile IMU non viene determinata tramite la rivalutazione della rendita catastale, ma in base al valore contabile dellâimmobile. Nel dettaglio, si fa riferimento al costo di acquisto lordo, a cui viene applicato un coefficiente deciso ogni anno dal Ministero dellâEconomia e delle Finanze. Per il 2025, il D.M. del 4 marzo ha stabilito un coefficiente pari a 1.
Le aliquote IMU, invece, sono le percentuali che si adottano sulla base imponibile per determinare lâammontare da pagare. Ogni Comune fissa le proprie aliquote, rispettando dei limiti imposti dalla legge. Per questâanno, le aliquote base sono le seguenti:
Anche in tal caso, per gli immobili della categoria D ci sono delle differenze. Contrariamente agli altri immobili, in cui il gettito fiscale è assegnato completamente al Comune, per quelli della categoria D non iscritti al catasto lâimposta viene divisa tra lo Stato e il Comune. Lâaliquota base è dello 0,86% (di cui lo 0,76% va allo Stato), ma i Comuni possono modificarla alzandola fino allâ1,06% oppure abbassandola fino allo 0,76%.
Per questo motivo, è necessario indicare due diversi codici tributo nei Modelli F24 per il versamento dellâIMU, facendo distinzione tra la quota statale e quella comunale.
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