La nuova legge sull’IMU prevede che la scadenza non sia più tassativa. Ecco tutte le novità sul pagamento del tributo.
L’IMU (imposta municipale propria) è un tributo che si paga a livello comunale sul possesso di beni immobiliari. In particolare è dovuta sui fabbricati diversi dall’abitazione principale (dove si è stabilita la residenza anagrafica e la dimora fisica), sulle abitazioni principali signorili (cioè quelle accatastate nelle categorie “di lusso” A/1, A/8 e A/9), sulle aree fabbricabili e sui terreni agricoli.
Fino ad ora andava pagata entro la data di scadenza e, dopo tale termine, aumentava l’importo da pagare. Con la legge aggiornata, invece, la scadenza dell’IMU non è più tassativa. Ecco tutte le novità.
L’IMU è un’imposta che si paga a livello comunale sul possesso di beni immobiliari. L’importo dovuto si può calcolare presso il proprio CAF di fiducia o commercialista e può essere pagato con Modello F24 in due rate pari 50% dell’imposta annua, oppure in una rata unica pari al 100%. Le due rate IMU scadono il 16 giugno (acconto) e il 16 dicembre (saldo).
Tuttavia, se si saltano le scadenze senza pagare l’IMU, è possibile regolarizzare il pagamento in ritardo corrispondendo anche delle sanzioni. A questo riguardo va detto che la legge aggiornata sull’IMU prevede che non ci sia più la scadenza tassativa. Questo vuol dire che, ricorrendo al ravvedimento operoso, sarà possibile pagare il tributo sempre tramite modello F24 con delle sanzioni ridotte. Il ravvedimento può essere di diverso tipo:
Infine, se il pagamento dell’IMU avviene successivamente alla ricezione del verbale di constatazione ma prima di ricevere la cartella esattoriale, la sanzione arriva fino al 6%. Dunque la scadenza del pagamento dell’IMU non è più tassativa, nel senso che si può pagare oltre la scadenza ma chiaramente corrispondendo anche una sanzione che è crescente quanto più tempo è passato dal termine per fare il pagamento.
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