IMU: attenzione, nuova scadenza del 30 giugno, bisogna mettersi in regola ma troppi non lo sanno

Aggiornamenti per l’IMU, occhio alla nuova scadenza, bisogna stare attenti alle ultime novità.

La nuova scadenza non è un dettaglio da poco, specie se tratta un contributo importante come l’IMU. È obbligatorio presentare la dichiarazione, indicazioni pratiche.

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IMU: attenzione, nuova scadenza del 30 giugno, bisogna mettersi in regola ma troppi non lo sanno- Trading.it

Il termine per inoltrare la dichiarazione IMU è il 30 giugno, 15 giorni dopo la scadenza del versamento dell’acconto che doveva essere effettuato entro il 16 giugno. Così, il contribuente comunica al Comune dove sono ubicati gli immobili in possesso.

Nel 2025 la devono presentare i contribuenti che nel 2024 hanno ceduto o ottenuto immobili. Bisogna comunicare le variazioni rilevanti al fine di determinare l’imposta. Importante è la risoluzione n. 7/DF del 6 novembre 2020 del MEF.

La nuova dichiarazione IMU ha valore anche in futuro, fino al momento in cui non subentrino aggiornamenti. È l’art. 1, comma 769 della Legge n. 160/19 a regolamentare l’obbligo di presentazione del documento. Ma se tutto è rimasto uguale, non si deve presentare una nuova istanza.

Nel caso di un immobile per cui bisogna versare l’imposta, la dichiarazione deve essere presentata da chi vende e da chi compra. L’amministratore per le operazioni fatte in condominio, o il locatario davanti immobili di leasing, entro 90 giorni dalla stipula del contratto, e anche quando gli immobili sono da costruire o in corso di costruzione. Anche il custode o l’amministratore giudiziario nel caso in cui l’immobile sia sottoposto a misure cautelari o conservative.

Con la nuova scadenza IMU cambia tutto, ecco le ultime novità

Ma quali sono gli ulteriori dettagli da considerare davanti la nuova scadenza IMU? Ecco l’analisi dei casi particolari e le questioni più articolate.

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Con la nuova scadenza IMU cambia tutto, ecco le ultime novità- Trading.it

Ci sono dei casi che determinano l’obbligo di comunicazione, la dichiarazione deve essere inviata per gli immobili sono soggetti a riduzioni d’imposta. Tipo fabbricati ad alto valore artistico e storico, inutilizzabili. L’obbligatorietà rientra anche per i fabbricati di nuova costruzione che sono destinati alla vendita, e per cui il Comune ha posto un taglio dell’aliquota.

Se il Comune non ha a disposizione dati utili per porre in essere il controllo, bisogna inviare la dichiarazione. Questo succede quando l’immobile è stato oggetto di concessione amministrativa su certe aree demaniali o se c’è una locazione finanziaria. Uguale per il terreno agricolo trasformato in un’area fabbricabile o quando l’area diviene edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato.

Si può inviare online mediante i servizi Entratel o Fisconline a disposizione dell’ADE, o portare fisicamente al Comune destinatario, o ancora mandarla con raccomandata/PEC.

Chi ha omesso la trasmissione della dichiarazione, potrebbe avvalersi del ravvedimento operoso, come previsto dall’art. 16 DLGS n. 47/97. Si può presentare la dichiarazione omessa entro 90 giorni dal termine.

Se passano 90 giorni dal termine previsto, non ci si può più avvalere del ravvedimento operoso, fatta eccezione dei casi previsti dal regolamento comunale. Anche versando una sanzione minima si può compiere il ravvedimento operoso.

Infine, le sanzioni per imposta non versata sono indicate nell’art. 1 comma 775 delle Legge n. 160/19, vanno dal 100% al 200% dell’imposta che il contribuente non ha versato, il cui importo minimo è 50 euro. Se si agisce entro 30 giorni, la sanzione oscilla tra il 50% e il 100%, la metà.

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