Ottenerlo prima dei tempi previsti è possibile. In questo modo puoi ottenere la tua pensione con cinque anni di anticipo sfruttando la rendita
Il rincaro dei costi della vita e la perdita del potere d’acquisto in Italia e in Europa ha prodotto un impoverimento generale dei cittadini e dei lavoratori. Ma le conseguenze ci sono state anche per chi riceve una pensione o sta aspettando il momento per poter finalmente lasciare il lavoro.
Con il peggioramento della situazione economica, infatti, sono molti i cittadini che attendono con fervore l’arrivo del giorno in cui potranno chiedere il tanto agognato assegno previdenziale. Ma non tutti sanno che è possibile farlo prima del previsto. Vediamo qual è il modo per andare in pensione con cinque anni di anticipo e ricevere prima l’assegno.
Esiste un modo particolarmente interessante per andare in pensione in anticipo e avere un importo maggiore sul cedolino. Questo è possibile richiedendo la RITA (Rendita integrativa temporanea anticipata) a cui è possibile accedere a cinque anni dalla pensione di vecchiaia. Si tratta di una pensione anticipata che permette a chi ne usufruisce di sfruttare il capitale che è stato accumulato grazie ad un fondo pensione. Grazie a questa misura è infatti possibile andare in pensione anticipata a 62 anni di età con 20 anni di contributi.
La Rita è cumulabile con Quota 100 e con Quota 103, ma anche con Opzione Donna, NASpI e APE Sociale. Inoltre, per usufruirne è necessaria la cessazione dell’attività lavorativa, avere almeno 20 anni di contributi e 5 di versamenti al fondo complementare, oltre a massimo 5 anni dalla pensione di vecchiaia prevista dal regime previdenziale di appartenenza. I disoccupati da almeno 24 mesi possono usufruirne a 10 anni dalla maturazione della pensione di vecchiaia.
La rendita ottenuta dal fondo pensione viene calcolata in relazione al montante accumulato che viene richiesto, oltre alla durata della prestazione. La specifica relativa alla quota del montante accumulato da destinare alla RITA dovrà quindi essere effettuata dallo stesso iscritto. Mentre il fondo di previdenza integrativa stabilirà quale sarà la periodicità del versamento. Ad ogni modo, questa non potrà essere superiore a tre mesi. Infine, è utile sapere che alla RITA viene applicata una ritenuta del 15%, la quale viene ridotta di 0,3 punti per ogni anno eccedente il 15esimo di partecipazione relativa a forme pensionistiche complementari. Per poter aderire al fondo RITA è necessari0 compilare il modulo offerto da ciascun ente che lo propone.
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