Il Purchasing Managers Index (PMI) è un importante strumento per valutare la condizione dell’industria di un Paese.
Il Purchasing Managers Index (PMI) è un indicatore economico che analizza i dati di alcuni settori produttivi, come il manifatturiero, i servizi e l’edilizia, attraverso sondaggi mensili. In pratica, vengono sottoposti a sondaggi i responsabili degli acquisti, ossia coloro che comprano i materiali che servono alle aziende per produrre i beni.

L’indicatore PMI è fondamentale, perché le informazioni che raccoglie servono per capire lo stato sulle condizioni dell’industria e fare previsioni sul suo futuro, per individuarne le possibilità di crescita o i rischi di decrescita. Sulla base dei dati raccolti, inoltre, gli investitori possono scoprire il sentiment del mercato e ideare le proprie strategie di trading.
L’indice viene realizzato dall’Institute for Supply Management (ISM), l’organizzazione che contatta i responsabili degli acquisti di circa 300 aziende manifatturiere sparse in diverse località. Ma quali sono le caratteristiche del PMI e come si interpretano i risultati dei sondaggi?
Indice PMI: a cosa serve?
Nel dettaglio, le indagini alla base dell’indice PMI sono rivolte ai responsabili degli acquisti, chiamati a precisare se lo stato dell’industria e del settore di riferimento è migliorato, è rimasto uguale oppure è peggiorato rispetto al mese precedente.

Il valore attribuito va da 0 a 100. Se l’indice è pari a 100, vuol dire che tutti gli intervistati ritengono che ci sia un miglioramento. Se l’indice è pari a 0, tutti gli intervistati hanno indicato un peggioramento delle condizioni dell’industria, mentre se la totalità degli intervistati ha dichiarato la mancanza di variazioni rispetto al mese precedente, l’indice è pari a 50.
Il Purchasing Managers Index è formato da cinque “sottoindici” (che di norma equivalgono ai sondaggi), a cui vengono assegnati i seguenti valori:
- livello di produzione: 0,25;
- nuovi ordini dai clienti: 0,30;
- tempistiche di consegna dei fornitori: 0,15;
- scorte: 0,10;
- livello di occupazione 0,20.
Vantaggi e svantaggi del PMI
Gli analisti che valutano l’indice PMI prendono come parametro il livello chiave (ossia il valore) di 50. Un dato superiore a 50 indica un’espansione dell’industria e, in generale, della condizione economica del Paese. Per questo motivo, il PMI può aiutare a capire lo status futuro del PIL nazionale. Se il valore è pari a 50, vuol dire che non ci sono stati cambiamenti rispetto al mese precedente e, infine, se è inferiore a 50, significa che c’è un declino.
L’indicatore PMI ha pro e contro. Prende in considerazione dati reali e tempestivi e corrispondenti alla condizione economica ma, allo stesso tempo, non è in grado di capire i dati di tutta la forza lavoro. Di conseguenza, basarsi solo su questo indicatore potrebbe portare a conclusioni insufficienti.