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Hai subito un infortunio sul lavoro? Questo è quanto ti spetta

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I lavoratori che subiscono un infortunio sul luogo di lavoro, hanno diritto ad un risarcimento. Ecco quanto gli spetta e dopo quando tempo si riceve il denaro. 

La vita dei lavoratori non è semplice: a volte basta una distrazione e si può cadere vittima di un infortunio sul lavoro. In queste spiacevoli evenienze, è importante capire quali sono i propri diritti: tra questi, infatti, il più importante è il risarcimento. Secondo la Legge, il lavoratore dipendente, parasubordinato e in alcuni casi anche autonomo che è vittima di un infortunio sul luogo di lavoro ha diritto, in via di tutela, a un indennizzo.

Molto spesso ci si chiede in quanto consista tale risarcimento e, di solito, dopo quanto tempo dall’infortunio venga versato nelle tasche dello sfortunato lavoratore. Facciamo un breve focus al riguardo chiarendo quali sono tutte le informazioni da conoscere assolutamente.

Infortunio sul lavoro: tutto quello che c’è da sapere sul risarcimento

Un infortunio sul lavoro può produrre degli effetti abbastanza negativi sulla vita del lavoratore: egli, infatti, potrebbe anche risultare temporaneamente inabile al lavoro. In tutti i casi di infortunio, l’organo ad occuparsi del pagamento delle prestazioni economiche e assistenziali nei confronti di coloro che subiscono un infortunio sul lavoro è l’Inail. 

Qualora, infatti, il malcapitato a causa dell’infortunio sia impossibilitato a riprendere la propria attività lavorativa, l’Inail si farà carico del periodo di riposo del lavoratore per un certo numero di giorni. Al lavoratore, dunque, sarà corrisposta un’indennità sostitutiva dello stipendio.

Per quanto riguarda, invece, l’indennità sostitutiva per infortunio sul lavoro, essa sarà commisurata al numero di giorni di assenza del lavoratore dal luogo di lavoro. Nel primo giorno di lavoro, infatti, vi sarà un indennizzo del 100% della retribuzione a carico del datore di lavoro:  fino al quarto giorno tale indennizzo scende al 60%.

A partire dal quinto giorno e fino alla completa guarigione subentra, poi, l’Inail che verserà un contributo sempre maggiore in base ai giorni di assenza. 

Tale indennità, infine, sarà versata direttamente nella busta paga del lavoratore senza prevedere alcun ritardo nel pagamento.

Cosa accade in caso di danno permanente

A volte, invece, il danno causato dall’infortunio può essere anche permanente. In questo caso non vi sarà un periodo di riposo né tanto meno la completa guarigione del lavoratore. Qualora il danno biologico colpisca nella misura dal 6% al 15% la validità psicofisica del lavoratore, l’Inail si fa carico dell’indennizzo per la menomazione della vittima dell’infortunio. 

A far fede per quanto riguarda le cifre da versare, si terrà conto di un’apposita tabella allegata al decreto ministeriale 45/2019. Secondo quanto stabilito, dunque, l’importo dell’indennizzo varia a seconda dell’età e della menomazione subita: esso verrà corrisposto in un’unica soluzione con tempistiche variabili a seconda dei casi. 

Nel caso in cui il danno biologico sia superiore al 15% l’Inail si farà carico di un indennizzo che sarà pagato in rendita. La vittima dell’infortunio, dunque, riceverà un vitalizio con cadenza mensile.

Nicola Sabatino

Studente di Banking and Finance presso La Sapienza di Roma, da tempo per passione mi occupo della redazione di contenuti per testate online. Mi occupo di tematiche fiscali e di strumenti di investimento. Creatore di contenuti per la testata Trading.it da oltre un anno.

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