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Invalidità civile, quando scatta la revisione straordinaria e perché: le novità 2022

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L’invalidità civile in alcuni casi è subordinata ad una revisione periodica. È sempre la Commissione dell’INPS a gestire le pratiche, ma ci sono delle eccezioni. Ecco le novità per questo 2022.

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L’invalidità civile viene assegnata ad un cittadino per i più svariati motivi di salute. Lo Stato, grazie anche alla Legge 104, aiuta tutti coloro che per via di patologie in essere, non riescono a crearsi una vita completamente indipendente. Sia dal punto di vista economico che sociale. Grazie ad una fitta rete di supporti, chiunque viene individuato come invalido civile, ha diritto ad un’assistenza su misura. Il sostegno si manifesta in diversi comparti, e con modalità non solo economiche. Sono davvero tante le malattie, sia fisiche che psichiche, riconosciute dallo Stato che danno diritto all’invalidità. E in base a determinati requisiti viene decisa sia la percentuale che la durata della certificazione.

Infatti, a meno che l’invalidità non sia permanente e al 100%, il cittadino viene sottoposto a verifiche e controlli. Questi vengono eseguiti sempre e soltanto dalla Commissione dell’INPS. Il fine è l’accertamento del permanere o meno delle condizioni invalidanti. Esistono infatti malattie che, seppur gravi, possono migliorare. Infine, le visite servono anche ai cittadini che vogliono chiedere l’aggravamento. Non esistono dunque scadenze standard. Ogni situazione medica è a sé, ed è sempre la Commissione a decidere quando visitare l’invalido. La data del successivo controllo viene specificata nella documentazione rilasciata dall’INPS. Tuttavia esistono delle eccezioni.

Invalidità civile, le novità 2022

La visita di revisione dell’invalidità può essere disposta sia per l’accertamento della condizione di salute che per la verifica del permanere della idoneità a ricever l’assegno. Spesso infatti, a seconda della percentuale, viene riconosciuta la pensione di invalidità. Solitamente quando si è di fronte a una percentuale al di sopra del 60%. Di norma, le revisioni avvengo no dopo 2, 3 o 5 anni.

Le revisioni sono più probabili in alcuni casi. Ad esempio quando il soggetto invalido è in età evolutiva. Oppure quando il tipo di patologia comporta la speranza di un miglioramento nel tempo. Anche se le date vengono specificate dalla Commissione, può darsi che vi siano controlli eccezionali. La Legge infatti dà ampia libertà alla commissione medica dell’INPS di verificare che non vi siano frodi in atto. Non sono infrequenti, purtroppo, situazioni in cui una persona si finge invalida per ricevere l’Assegno.

La revisione, infine, può essere richiesta dal paziente se ritiene insieme al proprio medico che le condizioni siano peggiorate. E quindi è necessario raggiungere una percentuale più alta. E anche in caso di risposta negativa da parte della Commissione, il cittadino può sempre fare ricorso.

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