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Economia e Finanza

Invalidità civile: in questi casi vale il silenzio assenso dell’INPS

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Con la circolare del 2009, l’INPS ha comunicato quali sono i tempi di attesa di cittadini per il riconoscimento dell’invalidità civile.

Spesso la questione del silenzio assenso dell’INPS ha suscitato una serie di contenziosi giudiziari. Prima del 2009, infatti i limiti e gli obblighi del procedimento non erano mai stati chiariti o rispettati.

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Per questo motivo, con la circolare numero 131 del 29 dicembre 2009 l’INPS ha comunicato quali sono i termini che fanno scattare il silenzio assenso.

Lo scopo è quello di ridurre i tempi di attesa dei cittadini che attendono il riconoscimento dell’invalidità civile.

Invalidità civile: cos’è il silenzio assenso

Nel corso degli anni le competenze relative all’istituto previdenziale sono aumentate in maniera considerevole andando a rallentare alcuni processi.

Di fatto attualmente l’INPS ha il compito di:

  • Raccogliere le domande
  • Prendere parte alle commissioni ASL
  • Verificare convalidare verbali
  • Inviarli agli interessati
  • Erogare i benefici economici
  • Affrontare i contenziosi.

Per velocizzare il disbrigo delle pratiche si è digitalizzato la maggior parte dei servizi offerti dall’INPS. Per questo motivo, la circolare del 2009 è riuscita a prevedere i tempi per il riconoscimento dell’invalidità civile.

Attualmente l’INPS ha previsto i seguenti tempi:

  • La convocazione della visita deve avvenire entro 30 giorni, 15 per i pazienti oncologici
  • Validazione dell’INPS entro 30 giorni
  • Erogazione delle provvidenze entro 120 giorni.

Purtroppo, sebbene le intenzioni dell’INPS fossero rivoluzionarie, dalla circolare del 2009 a oggi le cose non sono cambiate. In effetti, solo raramente i tempi vengono rispettati e, nella maggior parte dei casi, gli uffici dell’ASL continuano a lavorare su documenti cartacei.

Purtroppo, in caso di mancato rispetto dei tempi non è possibile accedere all’istituto del silenzio assenso.

In seguito, ad una sentenza della Corte di Cassazione è emerso che la trasmissione del verbale dall’Asl all’INPS non prevede termini. Insomma, la circolare del 2009 non è stata realmente applicata.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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