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Isee e false dichiarazioni nel 2022: piovono sanzioni, ecco cosa si rischia

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Cosa succede quando non si dichiara tutto ciò che andrebbe dichiarato per la certificazione Isee? Il rischio è davvero enorme.

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Cosa succede nel momento in cui volontariamente o meno si omette nella dichiarazione per usufruire di agevolazioni o trattamenti speciali, su tutte l’Isee? Alla luce dei fatti secondo gli attuali regolamenti si è soggetti, una volta riscontrata l’omissione ad una sanzione amministrativa che prevede il pagamento di una somma triplicata rispetto  a quella percepita. L’ indicatore della situazione economica equivalente, utilizzato per l’appunto per dimostrare che un nucleo familiare può avere o meno diritto a bonus, agevolazioni e quant’altro da parte dello Stato direttamente o da altri enti in ogni caso suoi rappresentanti, rappresenta il caso principe per situazioni di questo tipo. I rischi sono assolutamente da evitare.

Il calcolo dell’Isee deve essere effettuato seguendo tutte le indicazioni del caso. Chiaramente ogni errore inerente alla dichiarazione di patrimonio mobile o immobile sarà considerata omissione e di conseguenza punita con relativa sanzione amministrativa. In ogni caso far eseguire l’operazione da un professionista del settore qualificato è sempre la migliore opzione da prendere in considerazione. Spesso errori dettati dalla poca esperienza possono compromettere il buon esisto dell’intera pratica. In ogni caso il fattore più importante riguarda ovviamente i documenti eventuali da allegare alla semplice dichiarazione.

Isee e false dichiarazioni nel 2022: ecco come compilare al meglio la dichiarazione

Al fine di ottenere il modello Isee è necessario avere a disposizione una serie di documenti utili a calcolare il valore stesso della ricchezza del nucleo familiare in questione. Nel caso del modello Isee 2022, i documenti da presentare necessariamente sono i seguenti:

  • codice fiscale e documento d’identità del richiedente Isee;
  • codice fiscale di tutti i componenti del nucleo familiare ed eventualmente del coniuge non residente e del figlio a carico non residente;
  • contratto di affitto registrato nel caso in cui il richiedente sia in locazione;
  • ultima dichiarazione dei redditi con modello 730, modello Unico, o modelli Cud;
  • certificazioni e/o altra documentazione che attesta compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini Irpef, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche;
  • documenti relativi al valore del patrimonio mobiliare sia del richiedente Isee che dei componenti del suo nucleo familiare, da conti depositi bancari e/o postali, libretti di deposito, buoni fruttiferi, titoli di stato, a obbligazioni, azioni, BOT, CCT, fondi di investimento, altri prodotti di investimento, anche detenuti all’estero;
  • saldo e giacenza media annua di estratti conto trimestrali e/o mensili e depositi bancari e/o postali;
  • targa o estremi di registrazione al P.R.A. e/o al R.I.D. di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni;
  • certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare, anche se detenuto all’estero;
  • certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
  • patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato, cioè la somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto degli ammortamenti per lavoratori autonomi e società;
  • nei casi di disabilità è richiesta la certificazione della disabilità che riporti l’ente che ha rilasciato la stessa certificazione, con numero del documento e data del rilascio, ed eventuali spese pagate per il ricovero in strutture o per l’assistenza personale.

Reddito di cittadinanza e ISEE: scattano i nuovi importi, aumenti in vista? La risposta inaspettata

Il rischio, più che concreto, cosi come anticipato è quello di ricevere una sanzione pecuniaria pari a tre volte l’importo dell’agevolazione ricevuta. Di questi tempi considerati gli enormi vantaggi ed agevolazioni contenute in tutta una serie di misure promosse dal  Governo per le famiglia, l’Isee è letteralmente essenziale. Di conseguenza, compilarlo nel migliore dei modi è l’arma in più da parte dei contribuenti, la sicurezza insomma. Rischiare, serve a nessuno, di questi tempi poi risulterebbe essere senza dubbio la mossa peggiore.

Paolo Marsico

Giornalista pubblicista dal 2012 con numerose collaborazioni alle spalle tra carta stampata e web. Appassionato di scrittura e tra le altre cose di cinema, calcio e teatro. Autore racconti brevi, poesie e testi per il teatro.

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