ISEE+genitori+conviventi%3A+quali+redditi+indicare+nella+domanda+dell%26%238217%3Bassegno+unico
tradingit
/isee-genitori-conviventi-assegno-unico/amp/
Economia e Finanza

ISEE genitori conviventi: quali redditi indicare nella domanda dell’assegno unico

Published by

Da gennaio 2022 è possibile presentare domanda dell’assegno unico figli, ma quale ISEE presentare in caso di genitori conviventi?

ISEE e genitori conviventi: quali redditi indicare nella domanda dell’assegno unico?

Un Lettore chiede agli Esperti di Trading.it alcuni chiarimenti sull’assegno unico e universale nel caso di genitori conviventi. Nello specifico pone le seguenti domande: 1) l’ISEE deve contenere i redditi di entrambi i genitori? 2) Occorre inserire in allegato alla domanda l’autorizzazione dell’altro genitore per la fruizione dell’assegno? 3) L’ISEE a quale anno si riferisce? Rispondiamo alle tre domande poste dal nostro Lettore con una breve panoramica sulla normativa in vigore dal primo gennaio 2022.

Assegno unico figli: l’INPS versa l’importo sul conto corrente o carte con IBAN solo in questi casi

ISEE e genitori conviventi: chi presenta domanda dell’assegno unico?

L’assegno unico è una prestazione economica erogata dall’INPS direttamente sul conto corrente del richiedente. Possono fare richiesta dell’assegno unico i nuclei familiari in possesso di un ISEE da zero a oltre 40.000 euro. Oppure, coloro che non hanno un ISEE e percepiscono una quota fissa dell’assegno, diversa se figlio minorenne o maggiorenne fino a 21 anni. Per ottenere l’assegno i figli devono essere a carico fiscalmente.

Assegno temporaneo e assegno unico per i figli: chi lo percepisce, il padre o la madre?

L’assegno unico è proporzionato in base all’ISEE ed è riconosciuto da un valore massimo di 175 euro mensili ad un valore minimo di 50 euro mensili,  per ciascun figlio minorenne. Per coloro che presentano la domanda senza ISEE, l’importo riconosciuto è di 50 euro mensili.  Per i figli maggiorenni fino a 21 anni, l’assegno è corrisposto da un massimo di 85 euro al mese fino a un minimo di 25 euro al mese. Invece, coloro che presentano la domanda senza ISEE, per ciascun figlio maggiorenne, spetta una quota fissa mensile di 25 euro.

Cosa indicare nella DSU?

In riferimento alle domande poste, ai fini della determinazione dell’assegno unico è rilevante la situazione economica del nucleo familiare esposta attraverso l’ISEE. Infatti, la presentazione del modello ISEE serve a quantificare il valore dell’assegno, se non presentato o presentato in modo diverso, l’assegno è sempre corrisposto ma in misura fissa (50 euro al mese per ciascun figlio minorenne e 25 euro al mese per figlio maggiorenne).

Per inoltrare la domanda occorre l’ISEE 2022 con i relativi redditi 2020. Ricordiamo che anche la situazione patrimoniale è relativa all’anno 2020, questo significa che le giacenze medie dei conti correnti, carte prepagate e libretti di risparmio, devono essere riferiti al 31 dicembre 2020.

Infine, per le coppie di fatto, si presenta la domanda dell’assegno unico con la possibilità di entrambi i genitori di esprimere il consenso della modalità di erogazione da parte dell’INPS. Di norma l’assegno spetta in misura del 50% ad ognuno dei due genitori, ma è possibile optare per l’erogazione al 100% per un solo genitore. Quindi, non bisogna allegare nessuna autorizzazione, ma entrambi genitori con l’accesso al sito INPS con lo SPID, possono consultare la pratica e modificarne le modalità.

Angelina Tortora

Giornalista pubblicista iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Campania, ragioniera commercialista iscritta all'ordine dei Revisori Legali. Si occupa di tematiche fiscali e previdenziali. Aiuta il lettore nel disbrigo delle pratiche, dalle più semplici alle più complesse. Direttrice della testata giornalistica InformazioneOggi.it, impegnata in vari progetti editoriali e sociali. Profilo Linkedin

Recent Posts

6 misure della manovra 2026 che cambiano gli stipendi, ma non per tutti

La manovra 2026 porta sul tavolo del Governo un pacchetto di interventi da 18,5 miliardi…

3 ore ago

Con 50.000 € e 50 anni ecco il BTP che può darti oltre 1.000 € l’anno e un rimborso maggiore a scadenza

Investire in un BTP a lunga scadenza può sembrare rischioso, ma in alcuni casi diventa…

15 ore ago

Con la nuova Irpef 2026 puoi risparmiare fino a 1.440 € in più all’anno grazie al taglio del 33%

Taglio Irpef 2026, ecco chi guadagna davvero e quanto aumenta la busta paga. La riduzione…

1 giorno ago

Guadagnare in soli 3 mesi l’equivalente dell’1,6% netto annuo con un BTP che conquista sempre più investitori

Con il BTP 3,5% Gennaio 2026 (ISIN IT0005514473) è possibile ottenere un rendimento netto intorno…

2 giorni ago

Economia Italia: come 1.593 miliardi di € vengono bruciati, la verità più sconcertante sul risparmio fermo

L'Istat svela un dato economico sconvolgente: gli italiani hanno parcheggiato 1.593 miliardi di euro in…

2 giorni ago

Come ottenere il 3% netto garantito per 10 anni e un credito d’imposta finale

Con il BTP 3,6% Ottobre 2035 (ISIN IT0005648149) è possibile ottenere un rendimento netto vicino…

3 giorni ago