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Economia e Finanza

ISEE: i 6 elementi che fanno partire i controlli del fisco “meglio verificare subito”

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L’Agenzia delle Entrate potrebbe decidere di controllare il nostro Isee anche oggi: a campione o perché ha dei dubbi sulla correttezza dei dati.

Isee e Dsu non sono affatto esenti dai controlli del Fisco. Vi spieghiamo in quali casi di solito succede e quali rischi si corrono se le dichiarazioni non sono corrette. Si rischia anche il carcere fino a 6 anni.

ISEE: i 6 elementi che fanno partire i controlli del fisco “meglio verificare subito” – trading.it

Purtroppo anche l’Isee ha portato con sé falsi e abusi ed è per questo motivo che oggi i controlli del fisco si sono fatti più serrati e attenti. Si rischiano sanzioni altissime e persino il carcere per chi dichiara il falso, specie se questo servirà ad ottenere i sostegni statali previsti per le famiglie più in difficoltà. E allora è meglio stare molto attenti a quello che si scrive perché i controlli di solito partono quando alcuni dati sono incongruenti tra loro, ma possono partire anche semplicemente a campione. L’isee, a meno che non si utilizzi quello precompilato sul sito Inps, di fatto è un’autocertificazione, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che ne conseguono.

Secondo alcune statistiche, pensate, oltre il 70% degli Isee presentati dagli italiani ha almeno un’anomalia, ecco perché è nato quello precompilato con tutti i dati già in possesso dell’Inps. Cosa si rischia per una dichiarazione Isee falsa?

Isee falso o errato: i controlli del Fisco non lasciano scampo

L’Isee come sapete è lo strumento di valutazione della situazione economica delle famiglie per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate. Viene calcolato e reso disponibile dall’Inps ma solo dopo la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu). L’Isee non solo mette a fuoco i redditi e gli eventuali patrimoni del richiedente, ma tiene conto dell’intero nucleo familiare in cui vive l’intestatario. Ad effettuare i controlli sull’Indicatore è l’Agenzia delle Entrate con l’ausilio della Guardia di Finanza.

Isee falso o errato: i controlli del Fisco non lasciano scampo – trading.it

Se l’Ade si accorge di difformità rilevanti nell’Isee, avverte immediatamente l’Inps. Esistono due tipi di controlli sulla Dsu che fa rilasciare poi l’Isee: il controllo formale, che accerta la veridicità delle informazioni rilasciate confrontandole con le dichiarazioni al fisco e il controllo sostanziale diretto a verificare le condizioni economiche effettive del nucleo familiare del dichiarante, senza contare quanto è stato dichiarato al fisco.

Come si evince dal sito La Legge per tutti di solito i controlli sono mirati a verificare:

Redditi e Patrimonio: Se i redditi o il patrimonio dichiarati non corrispondono ai dati disponibili presso l’Anagrafe Tributaria o l’INPS.

Valore e Proprietà: Se il valore o la proprietà degli immobili non corrisponde ai dati dichiarati, il Fisco può avviare controlli per accertare la correttezza delle informazioni.

Conti Correnti e Investimenti: Omissioni o difformità riguardanti il patrimonio mobiliare, come conti correnti o investimenti, possono essere verificate tramite incrocio dei dati con l’Anagrafe dei Conti.

Autocertificazioni Incomplete o Errate: se le autocertificazioni non sono complete o contengono errori, il Fisco può richiedere chiarimenti o avviare controlli più approfonditi.

Mancata Presentazione della DSU: la mancata presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per l’ISEE può scattare controlli e richieste di chiarimenti.

Incongruenze con Altri Dati Fiscali: se le informazioni dichiarate nell’ISEE non corrispondono ad altre dichiarazioni fiscali, come la dichiarazione dei redditi, possono essere avviati controlli per verificare la coerenza dei dati.

Un ISEE errato comporta la revoca delle agevolazioni eventualmente percepite e l’obbligo di restituzione delle somme indebitamente ottenute. Ma non è finita perché si può incorrere in sanzioni amministrative e, nei casi più gravi, anche penali con la reclusione che può arrivare fino ai 6 anni.

Rinaldo Ricci

Giornalista pubblicista dal 2002, scrivo da quando ero bambino e non ho mai smesso di farlo, né mai smetterò. Faccio parte di questa azienda dal 2019 e mi occupo di vari argomenti, mi piace parlare con la gente e non solo raccontare le notizie. Padre felice di due ragazze meravigliose

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