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Economia e Finanza

ISEE ordinario e corrente Rdc: un’importante differenza da non sottovalutare

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Per il reddito di cittadinanza occorre possedere specifici requisiti reddituali. È importante conoscere la differenza tra ISEE ordinario e corrente Rdc.

Si sente spesso parlare di ISEE ordinario e ISEE corrente, ma in molti ancora non conoscono la differenza tra questi due certificati di reddito. Si tratta di un concetto fondamentale, soprattutto per coloro che intendono accedere al reddito di cittadinanza.

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L’ISEE ordinario è un documento che fa riferimento alla situazione reddituale di 2 anni precedenti alla compilazione dello stesso. In sostanza, l’ISEE 2022 si riferisce la situazione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare nel 2020.

Tuttavia, possono verificarsi degli eventi particolari che permettono di ottenere il cosiddetto ISEE corrente che, invece, fa riferimento alla situazione reddituale e patrimoniale dell’anno in corso.

Tale documento ha una validità di 6 mesi e permette di accedere a bonus e agevolazioni, in virtù della condizione economica corrente.

Scopriamo per quale motivo è importante conoscere la differenza tra queste due tipologie di ISEE per i percettori di reddito di cittadinanza.

ISEE ordinario e corrente Rdc: differenze che fanno la differenza

Una delle più importanti differenze che contraddistingue l’ISEE ordinario da quello corrente fa riferimento al tempo e al motivo per il quale si presenta l’uno o l’altro modello.

L’ISEE ordinario è il certificato della condizione reddituale e patrimoniale di un nucleo familiare. Esso deve essere richiesto ogni anno ed ha validità fino al 31 dicembre. L’ISEE serve ad accedere ad agevolazioni bonus e sconti e, attualmente, sono davvero pochi gli italiani che non ne hanno bisogno.

In ogni caso l’ISEE fa riferimento alla condizione reddituale di 2 anni precedenti all’elaborazione del documento. Quindi l’ISEE 2022 si riferisce alla situazione reddituale di un nucleo familiare nel 2020.

L’ISEE corrente, invece, può essere chiesto in qualsiasi momento dell’anno al verificarsi di particolari situazioni come: importanti riduzioni reddituali e patrimoniali del nucleo familiare.

In sostanza, l’ISEE corrente può essere chiesto tutte le volte che cambia la situazione economica, rispetto a quanto attestato dall’ISEE ordinario.

Reddito di cittadinanza e indicatore della situazione economica equivalente

I percettori di reddito di cittadinanza devono conoscere la differenza tra ISEE ordinario e ISEE corrente. Di fatto, per accedere al sostegno economico e al percorso di reinserimento lavorativo e sociale in corso d’anno, è necessario presentare l’ISEE corrente.

Può, infatti, accadere che la situazione economica e patrimoniale di un nucleo familiare cambi in corso d’anno, ad esempio a causa della perdita del lavoro.

Ciò che conta è che rispetto al ISEE ordinario deve verificarsi una variazione della situazione reddituale superiore al 25%. In questo modo, è possibile effettuare l’ISEE corrente grazie al quale il soggetto accede al sussidio economico e ad altre agevolazioni.

In ogni caso, i percettori di reddito di cittadinanza deve ricordare che l’ISEE corrente ha una scadenza, esattamente come l’ISEE ordinario. Esso ha validità semestrale. Alla scadenza dei 6 mesi, i benefici e le agevolazioni ricevute, grazie alla presentazione dell’ISEE corrente, decadono automaticamente. A meno che, il soggetto interessato non presenti nuovamente un certificato reddituale corrente in corso di validità.

Dunque, per scongiurare la sospensione del sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari è compito del beneficiario aggiornare l’ISEE, tanto quello ordinario quanto quello corrente, ad ogni scadenza.

Floriana Vitiello

Aspirante giornalista. Si occupa della stesura di articoli per il web da oltre 5 anni. La scrittura è la sua più grande passione. Dopo diversi progetti editoriali in veste di Ghostwriter, approda su Trading.it e si dedica all’elaborazione di testi riguardanti pensioni, fisco e tasse. Impegnata in diversi progetti editoriali.

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