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Borsa e Mercati

La BCE conferma che per il prossimo futuro l’euro digitale concorrerà con il contante

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Nexi è il gruppo italiano che si occuperà delle soluzioni tecniche per l’Euro digitale. Lavorerà a stretto contatto con il gruppo di lavoro della Bce.

Ogni Paese dell’eurozona è coinvolto nell’approntare le soluzioni tecniche per l’utilizzo della moneta unica digitale presso i negozi fisici.

fonte foto: adobestock

L’esperimento delle valute digitali emesse dalle banche centrali coinvolge le istituzioni finanziarie già dall’estate del 2021, in un trend che a partire dalla Cina si è diffuso a livello internazionale. Così nuovamente anche la BCE conferma che per il prossimo futuro si affiancherà al contante la versione digitale, in attesa di poterlo sostituire per la maggior parte delle transazioni.

Nexi è tra le cinque società selezionate dalla Bce per testare diversi casi d’uso nei pagamenti con l’euro digitale. La società è una delle 54 che hanno manifestato interesse nel contribuire al progetto, conoscendo così meglio nel dettaglio caratteristiche tecniche e punti di forza e debolezza della moneta elettronica emessa dalla BCE.

Si tratta di un euro memorizzato su di una applicazione simile a un portafoglio elettronico che sarà probabilmente accessibile tramite smartphone. La moneta elettronica sostituirà così le transazioni bancarie effettuate trasferendo dati sulla base di fondi fisici in valuta. In questo caso la moneta elettronica non avrà corrispettivi e sarà garantita dalla Banca Centrale Europea.

Bce, Federal Reserve e le grandi Banche Centrali all’opera da almeno un anno per rendere digitali le valute

La BCE e le Banche Centrali Nazionali dell’area dell’euro stanno cercando di comprendere vantaggi e rischi che potrebbero legarsi a tale soluzione. Già dalla metà di marzo dello scorso anno, anche la Federal Reserve si è unita alle banche centrali del resto del mondo nel tentativo di sviluppare il proprio dollaro digitale.

Si riscuoterà qualche nervosismo da parte di società dei servizi di pagamenti digitali come Visa e Mastercard; in procinto di essere ridimensionate nel loro ruolo nel circuito finanziario passante per le banche.

I cambiamenti che una CBDC, acronimo di central bank digital currency, è in grado di portare all’economia reale e al sistema finanziario sono molteplici; dal modo e dalla diffusione dei pagamenti digitali, fino al modo nel quale sarà possibile fare o ricevere prestiti, a quello in cui verranno registrate le entrate fiscali.

Nei prossimi mesi, quindi, un gruppo di lavoro multidisciplinare di Nexi lavorerà insieme alla BCE. Tutto questo mettendo a disposizione il solido background e l’esperienza della società nel settore dei servizi dei pagamenti. La società spera così di contribuire a un euro digitale “efficiente, inclusivo e sostenibile” in grado di essere complementare agli attuali sistemi di pagamento.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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