Cosa c’entrano le fasi lunari con i mercati finanziari? Alcuni giurano che siano la chiave nascosta per interpretare movimenti improvvisi e inversioni di tendenza. Altri le liquidano come superstizione. Eppure, dietro certe teorie si nascondono dati interessanti e osservazioni non banali. La verità potrebbe non essere quella che si pensa.
Prima di deridere chi guarda la Luna per capire il mercato, forse vale la pena dare un’occhiata più da vicino. E se esistesse davvero un legame sottile, ma potente, tra cielo e finanza? Un indizio arriva proprio da chi, ogni giorno, legge i grafici con un occhio… rivolto in alto.

Tra le ipotesi più strane che circolano nel mondo della finanza, quella delle fasi lunari e dei mercati è una delle più dibattute. Non si tratta solo di credenze popolari: alcuni analisti tecnici con esperienza ammettono di osservare anche il calendario lunare, specialmente quando cercano di capire dove potrebbero verificarsi minimi o massimi nei prezzi.
L’idea può sembrare stravagante. Ma chi ha pazienza e voglia di incrociare date e grafici a lungo termine, a volte nota coincidenze sorprendenti. Non si parla di formule esatte, ma di schemi ricorrenti che fanno riflettere. Basta questo per mettere in discussione il metodo tradizionale di leggere i mercati.
Perché alcuni analisti osservano le fasi lunari
Nel mondo dell’analisi tecnica, ognuno ha i propri strumenti preferiti. C’è chi non si separa mai dalle medie mobili, chi legge l’RSI come fosse una bussola. Altri, invece, vanno oltre e cercano legami meno convenzionali, come quelli con le fasi lunari. Secondo alcuni, la Luna Nuova tende a coincidere con minimi nei mercati, mentre la Luna Piena viene spesso vista in prossimità dei massimi.

Non è solo teoria. Alcuni studi, tra cui uno pubblicato sul Journal of Empirical Finance, suggeriscono che i rendimenti tendano ad aumentare nei giorni attorno alla Luna Nuova. Alcuni lo spiegano con l’influenza psicologica della luce lunare, altri parlano di ritmi biologici. Qualunque sia la spiegazione, la ricorrenza di certi comportamenti di mercato in corrispondenza di determinate fasi lunari non passa inosservata.
Non si tratta di magia o superstizione. Per chi usa questi riferimenti, la Luna è solo un fattore in più da considerare, mai l’unico. A volte, quando i segnali tecnici suggeriscono un possibile minimo e coincide con una Luna Nuova, quel dettaglio viene letto come una conferma aggiuntiva. Lo stesso vale per un picco euforico in prossimità della Luna Piena.
Massimi e minimi tra cielo e grafici
C’è chi sostiene che la Luna Nuova, simbolo di inizio, accompagni spesso momenti di accumulo, in cui la discesa si arresta. La Luna Piena, invece, rappresenterebbe un’apice, spesso seguito da prese di profitto. Non si parla di previsioni certe, ma di tendenze che si ripetono con frequenza.
Molti trader ciclici osservano con attenzione queste ricorrenze. Per loro, il legame tra le fasi lunari e i mercati non è certezza, ma uno strumento in più. E se davvero esistesse un sottile filo che unisce Luna e finanza?