La storia di tre pensionati e dell’aumento che non si aspettavano: cosa succede davvero al compimento dei 67 anni

Per chi vive con meno di 350 euro al mese, anche un piccolo cambiamento può sembrare un evento enorme. Quando la quotidianità è segnata da conti che non tornano e bollette che si moltiplicano, c’è un momento, quasi impercettibile, che può trasformare le cifre sul cedolino. È un passaggio silenzioso, ma capace di incidere sulla vita reale più di molte promesse pubbliche. Non si tratta di bonus estemporanei o di agevolazioni che svaniscono, ma di un meccanismo stabile, regolato da norme precise e, soprattutto, automatico. Un meccanismo che, una volta innescato, non richiede alcuno sforzo.

Per anni, per molti, le cifre sono sempre quelle: 346,33 euro al mese nel 2025, sia per la pensione di invalidità civile totale che per l’assegno mensile riconosciuto in caso di invalidità parziale. Sembra non esserci margine di cambiamento, se non con un lavoro difficile o contributi che, a volte, non si hanno. Poi, un compleanno, quello dei 67 anni,  diventa improvvisamente una soglia che cambia le regole del gioco. Senza modulistica nuova, senza richieste formali, il sistema può agire da sé.

pensionati felici che leggono l'aumento della loro pensione
La storia di tre pensionati e dell’aumento che non si aspettavano: cosa succede davvero al compimento dei 67 anni-trading.it

La sensazione è quella di ricevere una lettera inattesa: lo stesso assegno che per anni è rimasto identico viene sostituito con uno più alto, che nel 2025 può arrivare a 538,69 euro mensili. Non si tratta di fortuna o eccezioni, ma di una regola prevista dall’INPS. Gli importi non aumentano per tutti allo stesso modo, ma i criteri sono chiari e pubblici.

Il passaggio dall’invalidità all’assegno sociale

Il meccanismo entra in gioco quando un titolare di pensione di invalidità civile o di assegno mensile di assistenza raggiunge i 67 anni. In quel momento, se il reddito personale (o familiare) rientra nei limiti fissati, l’INPS sostituisce la prestazione assistenziale con l’assegno sociale. Per una persona sola, nel 2025 il limite è di 7.003,37 euro annui; per una coppia, 14.006,74 euro. Chi non ha altri redditi riceve l’importo pieno, chi ne ha di modesti ottiene una somma proporzionalmente ridotta.

banconote
Il passaggio dall’invalidità all’assegno sociale-trading.it

Gli esempi parlano più di qualsiasi dato. Giovanni, 75 anni, invalido al 100% e senza altri redditi, per anni ha vissuto con 346,33 euro al mese. Al compimento dei 67 anni, senza fare nulla, il suo assegno è diventato di 538,69 euro: un aumento che, in un bilancio stretto, significa spese mediche più coperte e meno rinunce. Maria, 68 anni, invalida parziale, vive con il marito Carlo che percepisce circa 6.000 euro annui di pensione. Il loro reddito complessivo non supera il doppio dell’assegno sociale, e così l’INPS ha trasformato la sua prestazione in un assegno sociale ridotto, comunque più alto dei precedenti 346 euro.

Contributi versati e situazioni particolari

Esiste poi il caso di chi ha contributi previdenziali, ma non abbastanza per la pensione di vecchiaia ordinaria. Nel 2025, servono 20 anni di contributi, e per chi ha versato solo dopo il 1995 c’è anche l’obbligo che la pensione maturata raggiunga almeno il valore dell’assegno sociale. Luca, ad esempio, aveva 15 anni di contributi e un assegno mensile di invalidità. A 67 anni, non avendo diritto alla pensione di vecchiaia, l’INPS gli ha riconosciuto l’assegno sociale. Il risultato? Un aumento dell’importo che, pur senza essere il massimo, ha migliorato la sua disponibilità mensile.

Queste situazioni mostrano come il sistema possa adattarsi alle diverse realtà, non lasciando indietro chi ha lavorato ma non abbastanza a lungo, o chi ha sempre vissuto con prestazioni assistenziali. Non è una misura “nascosta”, ma nemmeno ampiamente conosciuta: spesso si scopre solo quando avviene. Le circolari INPS parlano chiaro: il passaggio è d’ufficio, l’importo viene scelto in base alla soluzione più favorevole per la persona.

È un meccanismo che, pur nella sua semplicità, può avere un peso enorme. Un cambiamento silenzioso, ma capace di alleggerire un po’ il peso delle giornate. E chissà quante altre regole, già esistenti, potrebbero avere un impatto simile, se solo fossero note a tutti.

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