Cosa succede quando l’amministratore deve rendicontare separatamente le spese ordinarie, conseguenze pratiche.
Il ruolo dell’amministratore di condominio non è sempre felice né facile, ma ci sono delle condizioni che finalmente hanno ottenuto degli importantissimi chiarimenti per la loro gestione. Una di queste, è quando questi deve rendicontare separatamente le spese ordinarie, deve comportarsi in un modo preciso, ecco cosa succede.
Tra i suoi obblighi c’è senza ombra di dubbio quello di rendicontare in maniera separata le spese ordinarie da quelle straordinarie ai fini di consolidare il bilancio condominiale. La stessa normativa e la giurisprudenza è stata aggiornata, in particolare si fa riferimento alla sentenza della Corte di Cassazione, la n. 1370/2023.
Entrambe stabiliscono con decisione che il rendiconto deve essere unico, ma con spese ordinarie e straordinarie ovviamente distinte all’interno dello stesso. Questo per garantire trasparenza e chiarezza ai condomini.
Proprio per tale ragione, bisogna sapere che non è richiesta una contabilità separata, ma serve che le spese straordinarie siano evidenziate e dettagliate in maniera separata da quelle ordinarie. Da qui, la mancata distinzione, può a sua volta comportare l’invalidità delle delibera di approvazione del rendiconto, e la sua possibile impugnazione entro 30 giorni dalla sua adozione.
Non si tratta di una questione da niente, poiché la gestione condominiale da parte dell’amministratore quando deve rendicontare separatamente le spese ordinarie, non è sempre stata chiara. Proprio per questo, si esplica un quadro preciso e breve su quale sia la procedura che dal punto giurisprudenziale è valida.
Ricapitolando punto per punto cosa accade quando l’amministratore deve rendicontare separatamente le spese ordinarie. Per non essere in errore e partire in maniera corretta, il primo passo da compiere è quello di riconoscere che il rendiconto deve essere unico e comprendere tutte le spese.
Sia le spese di natura ordinaria che quelle di matrice straordinaria devono essere riportare nel rendiconto, ma in maniera separata proprio al fine di farne chiarezza. La confusione è un grosso dilemma, non è eccessiva burocrazia. Se non c’è questa separazione, elemento importantissimo, potrebbe subentrare una conseguenza che poco piace, la cosiddetta annullabilità della delibera di approvazione.
L’approvazione del rendiconto avviene in una sola assemblea ordinaria entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Da qui, si chiarisce che le spese straordinarie devono essere evidenziate in maniera chiara e dettagliata facendo riferimento a un prospetto in cui tutti questi elementi figurino.
In conclusione, è bene evidenziare gli ultimi aspetti. Si evince che si tratta di principi che mirano a garantire trasparenza nella gestione condominiale, a sua volta facilitandone il controllo da parte degli stessi condomini.
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