Lastrico solare: la nuova normativa crea caos nei condomini, come difendersi adesso

La nuova normativa sul lastrico solare apre scenari inediti, conoscere per tutelarsi, ecco come.

Innovazioni importantissime generate dalla nuova normativa sul lastrico solare, alcuni condomini entrano in crisi per alcuni aspetti inediti con i quali devono fare i conti. Ecco come difendersi adesso, soprattutto come non commettere errori e ottenere tutti i vantaggi possibili. A dare informazioni e illuminare sulla questione è la Corte di Cassazione con la sentenza 20548/2025.

sfondo lastrico solare condominio e tondo con persone sconvolte
Lastrico solare: la nuova normativa crea caos nei condomini, come difendersi adesso- Trading.it

L’innovazione generata dalle ultime pronunce di base giurisprudenziale va indagata con attenzione. La sentenza n. 20548/2025 della Corte di Cassazione ha stabilito che la concessione a terzi di una porzione di lastrico solare a uso anche “esclusivo”, oppure per scopi impiantistici, richiede il consenso unanime di tutti i condomini.

Dall’analisi di un caso specifico è possibile comprendere meglio sia la vicenda che la risposta della Cassazione. Tutto è iniziato quando una condomina aveva concesso in comodato a una società terza, una parte del lastrico solare condominiale. Questo al fine di installare un traliccio con antenne di telefonia mobile. Appunto, mancava il consenso di tutti gli altri.

Da qui, Tribunali e Corti hanno detto la loro, provocando il seguente svolgimento nella trattazione della questione.

Le conseguenze sul lastrico solare con la nuova normativa, indicazioni pratiche

Il primo a parlare è stato il Tribunale di Genova, il quale aveva in principio dato ragione al Condomino, ma la Corte d’Appello aveva poi ribaltato la decisione, stravolgendo non poco la questione. Ecco le conseguenze della gestione del lastrico solare in condominio con la nuova normativa approvata.

operaio monta lastrico solare
Le conseguenze sul lastrico solare con la nuova normativa, indicazioni pratiche- Trading.it

Alla fine, dopo un iter giurisprudenziale non poco acceso, la decisione della Cassazione ha dato un esito essenziale. Appunto, la stessa ha annullato la sentenza d’Appello, ribadendo quelli che sono stati i principi generali che hanno determinato la sua pronuncia.

Innanzitutto, ogni condomino ha diritto autonomo di agire per tutelare i propri diritti sulle parti comuni, anche se non c’è l’amministratore. Quindi si parla di piena legittimazione dei condomini. A cui segue il “consenso unanime”, come già indicato.

Per cui, nonostante il lastrico solare ad uso esclusivo è in parte una porzione comune con peculiarità, data la sua funzione di copertura, conviene che il diritto a farne un utilizzo esclusivo, non consente all’usuario di concedere a terzi i diritti sulla parte comune, ma senza consenso unanime!

Ciò accade perché il lastrico solare mantiene la sua natura di “parte comune”, ai sensi dell’art. 1117 c.c., e la concessione a terzi di erigere costruzioni o installazioni, incide poi sul “nudo condominio”, richiedendo l’applicazione dell’art. 11108 comma 3 del c.c.. In conclusione, la Corte ha rinviato la causa alla Corte d’Appello di Genova per una nuova analisi.

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