Buone notizie sul fronte delle opportunità di lavoro. L’Inps chiarisce la nuova operazione a tutela degli under 36 in Italia.
In questo momento nel nostro paese la disoccupazione rappresenta una delle maggiori problematiche al quale spesso non si riesce a trovare efficace rimedio. Riforme, azioni, operazioni specifiche al fine di stimolare le assunzioni da parte delle aziende in tutti i settori spesso si trasformano in veri e propri buchi nell’acqua. Numerosi in questo senso sono i concorsi indetti dalla pubblica amministrazione che puntano oltre che a trovare nuove risorse a dare una possibilità concreta a milioni di giovani senza lavoro.
Il biennio 2021/2022 ha visto una sere di innumerevoli vantaggi per i datori di lavoro pronti ad assumere giovani fino a 36 anni. Il vantaggio consiste in una serie di importanti sgravi fiscali, tra i quali esoneri contributivi per chiunque assuma a tempo indeterminato. Una serie quindi di vantaggi per chi prova a dare una opportunità a donne ed uomini senza alcuna prospettiva, almeno al momento. Numerosi, come detto, anche i concorsi indetti nella pubblica amministrazione. Le occasioni, quindi, non mancano.
Le regole che i datori di lavoro dovranno seguire sono spiegate nel dettagli dall’Inps con un apposito messaggio, il numero 3389: “Al fine di promuovere l’occupazione giovanile stabile, l’articolo 1, commi da 10 a 15, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 (di seguito, anche legge di Bilancio 2021), ha previsto che, per le assunzioni a tempo indeterminato e per le trasformazioni dei contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato effettuate nel biennio 2021-2022,l’esonero di cui all’articolo 1, commi da 100 a 105 e 107, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (di seguito, anche legge di Bilancio 2018), è riconosciuto nella misura del 100%, per un periodo massimo di trentasei mesi, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui, con riferimento ai soggetti che alla data della prima assunzione incentivata non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età (di seguito, anche esonero giovanile under 36)”.
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Il tetto dei contributi spettanti all’azienda che beneficia di tale opportunità salirà dal 50% al 100% per una durata complessiva di 36 mesi. Gli assunti no dovranno mai prima d’ora aver avuto rapporti di lavoro con le aziende in questione. Inoltre tale durata è estesa a 48 mesi nelle seguenti regioni Abruzzo, Campania, Basilicata, Molise, Sicilia, Sardegna Calabria e Puglia. Lo Stato, insomma, ci mette del suo per provare ad intervenire sulla questione lavoro. Sperando possa essere la volta buona.
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