Le 5 novità del Decreto Salva Casa 2025 che cambiano le regole sugli abusi edilizi

Il nuovo Decreto Salva Casa introduce regole chiare per regolarizzare abusi edilizi e difformità. Le novità puntano a semplificare le pratiche, rendere più sicura la compravendita degli immobili e offrire maggiore trasparenza a cittadini e operatori del settore.

Il tema degli abusi edilizi è particolarmente rilevante in Italia, dove milioni di immobili presentano difformità legate a modifiche interne o piccoli interventi non comunicati. Con il Decreto Salva Casa aggiornato nel 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il legislatore ha introdotto un sistema che consente la sanatoria di irregolarità minori. Non si tratta di un condono edilizio totale, ma di una misura che si concentra sulle cosiddette tolleranze costruttive, ovvero variazioni di dettaglio rispetto ai progetti approvati.

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Secondo i dati del Ministero delle Infrastrutture, circa il 60% delle pratiche rigettate in passato riguardava difformità di questo tipo. La novità si propone quindi di ridurre i contenziosi, velocizzare la circolazione degli immobili e tutelare gli acquirenti. Il pagamento di sanzioni proporzionate, comprese tra 1.000 € e 5.000 €, rappresenta lo strumento operativo per regolarizzare la posizione. L’obiettivo è garantire maggiore certezza giuridica e liberare il mercato immobiliare da un ostacolo che, secondo l’Agenzia delle Entrate, ha interessato quasi il 40% delle compravendite negli ultimi anni.

Le novità principali del Decreto Salva Casa

Il Decreto Salva Casa non è un condono generalizzato ma una misura che riguarda esclusivamente difformità di lieve entità. Un tipico esempio è quello di una finestra costruita con dimensioni leggermente diverse da quelle previste nel progetto originario, oppure di un balcone realizzato con variazioni minime. In queste situazioni, la normativa consente ora la regolarizzazione con una semplice pratica edilizia e il versamento di una sanzione ridotta. Un altro punto centrale riguarda le modifiche interne: spostamenti di tramezzi, apertura o chiusura di porte e variazioni nella distribuzione degli spazi che non comportano aumento di volumetria possono essere sanati senza ostacolare la commerciabilità dell’immobile. Questa semplificazione interessa soprattutto le famiglie che, negli anni, hanno adattato la propria abitazione alle necessità quotidiane senza aggiornare le planimetrie.

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Le novità principali del Decreto Salva Casa-trading.it

Un aspetto rilevante riguarda le compravendite immobiliari e i mutui. In passato, difformità catastali impedivano il rilascio di finanziamenti o bloccavano la stipula di atti notarili. Con le nuove regole, il notaio può procedere una volta effettuata la regolarizzazione. Le associazioni di categoria, come il Consiglio Nazionale degli Architetti, hanno sottolineato che questa misura ridurrà sensibilmente i tempi e i costi legati alla gestione delle pratiche.

Casi pratici e applicazioni concrete

Per capire meglio come funziona il Decreto Salva Casa, si possono considerare alcuni esempi concreti. Un proprietario che ha ampliato il soggiorno abbattendo una parete interna, senza incrementare la cubatura complessiva, può sanare l’irregolarità con una sanzione minima di circa 1.000 €. In un altro caso, chi ha chiuso un balcone con una veranda non autorizzata potrà regolarizzare la costruzione se la volumetria non ha subito un aumento significativo, pagando una sanzione fino a 5.000 €.
Gli immobili ereditati rappresentano un ambito particolarmente delicato. Spesso i nuovi proprietari scoprono difformità solo al momento della successione o della vendita. Con la nuova disciplina, la sanatoria diventa uno strumento rapido per evitare lunghi contenziosi e preservare il valore dell’immobile.

Le associazioni dei consumatori, come Federconsumatori, hanno accolto positivamente la misura perché tutela anche gli acquirenti: un immobile regolarizzato prima della compravendita garantisce maggiore sicurezza e riduce il rischio di future contestazioni. Nomisma, nei suoi rapporti sul settore immobiliare, ha evidenziato che la semplificazione introdotta potrebbe aumentare la liquidità del mercato e ridurre i tempi medi di vendita.

In prospettiva, il Decreto Salva Casa si configura come uno strumento che favorisce la trasparenza, riduce la burocrazia e rende più stabile il settore immobiliare italiano, distinguendo nettamente le grandi opere abusive da quelle piccole difformità che hanno a lungo paralizzato le transazioni.

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