Il possibile taglio dei tassi della BCE accende l’attenzione su Piazza Affari. Condizioni di credito più favorevoli e costo del capitale in discesa potrebbero sostenere banche, società finanziarie, small cap cicliche e titoli legati a infrastrutture e tecnologia. Gli analisti, come Andrea Scauri di Lemanik, sottolineano che la fase di allentamento monetario può avere effetti immediati sulla valutazione delle azioni italiane ed europee.
Il contesto macroeconomico mostra segnali contrastanti: da un lato gli utili societari hanno sorpreso positivamente e gli indici Pmi indicano una stabilizzazione in Europa, dall’altro le tensioni geopolitiche mantengono alta la volatilità. In questo scenario, un taglio dei tassi riduce gli oneri finanziari, favorisce il rifinanziamento del debito e rafforza il potenziale di crescita in settori altamente esposti al costo del capitale.

A trarne beneficio potrebbero essere i comparti del risparmio gestito, le banche con forte raccolta retail, le aziende cicliche e quelle legate agli investimenti infrastrutturali promossi a livello europeo.
Banche, difesa e risparmio gestito tra i titoli favoriti
Secondo Scauri, la riduzione dei tassi sosterrà le valutazioni delle banche italiane, in particolare quelle che hanno migliorato la solidità patrimoniale e ridotto i crediti deteriorati. In prima fila rimangono Mps e Bper, che beneficiano di una maggiore efficienza e di condizioni di funding più favorevoli. Anche il comparto della difesa resta centrale: titoli come Leonardo, Fincantieri e Avio continuano a essere supportati dalle prospettive di spesa militare in crescita in Europa.

Nel settore del risparmio gestito, Azimut rappresenta uno dei casi più seguiti: il titolo è visto dagli esperti con valutazioni interessanti rispetto ai competitor, afflussi solidi e la prospettiva della creazione di una nuova banca interna. Anche Tim risparmio compare tra le principali posizioni indicate da Lemanik, grazie a una governance semplificata e a un mercato domestico più stabile.
Small cap, infrastrutture e media tra i possibili beneficiari
Il taglio dei tassi favorirebbe inoltre le small e mid cap, tradizionalmente più sensibili al costo del capitale. Dopo anni di sottoperformance, le valutazioni sono tornate interessanti: il multiplo P/E medio 2025 per le mid cap italiane si attesta intorno a 11,4x, un livello ritenuto competitivo. Tra i titoli in evidenza, Danieli risparmio, legata al comparto infrastrutturale, potrebbe trarre vantaggio dagli investimenti pubblici tedeschi destinati a rinnovamento energetico, digitale e infrastrutturale.
In ambito media, Mfe ha rafforzato la sua posizione grazie all’operazione su ProsiebenSat1: secondo gli analisti l’integrazione può più che raddoppiare l’Ebitda della società stand-alone, creando nuove sinergie. Anche il settore dei semiconduttori resta tra i preferiti, con l’idea diffusa che il ciclo ribassista sia ormai giunto a un punto di svolta.
Gli osservatori segnalano che un eventuale allentamento della BCE, unito ai piani di investimento pubblico annunciati in Germania e al miglioramento dei dati manifatturieri, potrebbe rendere più solido lo scenario per i mercati azionari europei. Questo rafforzerebbe l’interesse degli investitori istituzionali su settori ciclici e ad alta intensità di capitale, ridando slancio a comparti che negli ultimi anni hanno sofferto la stretta monetaria.