È stato ufficialmente introdotto il “diritto al conto corrente”. In cosa consiste e quali innovazioni comporta per i cittadini?
Molto spesso le banche decidono di chiudere improvvisamente e in maniera arbitraria i conti correnti e sospendere i servizi a essi collegati, lasciando i clienti in situazioni di sconcerto. Queste situazioni ora non potranno più verificarsi, perché lo scorso 23 luglio la Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità una riforma relativa all’introduzione del cd. diritto al conto corrente.

Il provvedimento mira a rendere più bilanciato il rapporto tra gli istituti di credito e i loro correntisti, limitando iniziative arbitrarie da parte delle banche. L’iniziativa parte dall’Associazione dei Consumatori ed è destinata a innovare profondamente il sistema bancario. Non mancano, tuttavia, delle critiche, che hanno luce sui potenziali pericoli della misura.
Diritto universale al conto corrente: i vantaggi sono numerosi, ma occhio all’aumento delle spese
La proposta di legge approvata alla Camera dei Deputati comporta l’introduzione dell’art. 1857-bis nel codice civile, che sancisce il diritto al conto corrente e abroga l’art. 33, comma 3, lett. a), del Codice de Consumo, che consentiva alle banche di cessare senza preavviso la validità dei contratti. Se la riforma verrà approvata anche in Senato e attuata, dunque, gli istituti di credito non saranno più autonomi nella gestione dell’apertura e della chiusura dei conti correnti senza motivazione. Si tratta di una novità importantissima al fine di garantire i diritti dei correntisti contro l’eccesso di arbitrarietà che, negli anni, ha causato una serie di soprusi. L’iniziativa prevede l’introduzione dei seguenti principi, tutti corollari del “diritto universale al conto corrente”:

- diritto universale all’apertura del conto. Tutti potranno aprire un conto corrente, a prescindere alla situazione economica e sociale (salvo rare eccezioni);
- motivazione obbligatoria in caso di dinieghi e chiusure. Le banche non potranno più chiudere arbitrariamente i conti correnti con saldo attivo né rifiutarne l’apertura senza ragione, ma sarà obbligatorio motivare la scelta per iscritto entro 10 giorni dalla richiesta;
- lotta all’esclusione finanziaria. Il diritto al conto corrente servirà per consentire a tutti di gestire le proprie finanze (stipendi, pensioni, risparmi) senza limiti.
Ci sono, tuttavia, delle eccezioni al diritto universale al conto corrente, necessarie per la sicurezza pubblica e alla lotta alla criminalità finanziaria. Le banche potranno continuare a rifiutare l’apertura o a chiudere unilateralmente i conti in caso di sospetta attività illecita e, in particolare, di riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo.
Segnaliamo, infine, che, nonostante gli evidenti benefici per i cittadini, questa modifica al sistema bancario ha suscitato anche una serie di critiche. Ad esempio, l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) e la Banca d’Italia temono che possa essere alimentato il fenomeno del riciclaggio, mentre il Codacons ha avvertito che potrebbero esserci degli aumenti dei costi di gestione e delle commissioni dei conti.