Sono state introdotte nuove agevolazioni in favore dei lavoratori disabili che devono sottoporsi a cure. Come si ottengono?
I lavoratori disabili gravi hanno diritto a diverse agevolazioni lavorative, tra cui tre giorni di permesso retribuito al mese. Di recente, però, sono state aggiunte delle fondamentali novità, a tutela dei lavoratori affetti da malattie invalidanti che devono perennemente sottoporsi a cure ed esami medici.

I benefici sono stati introdotti dalla Legge n. 106 del 18 luglio 2025 e mirano a consentire ai dipendenti (pubblici e privati) il corretto bilanciamento tra lo svolgimento dell’attività lavorativa (e la conseguente conservazione del posto di lavoro) e la necessità di assentarsi per motivi di salute. Ma in cosa consistono le nuove agevolazioni e a chi sono dirette?
Congedo di 24 mesi e 10 ore di permesso: la nuova normativa a tutela dei disabili
I lavoratori dipendenti affetti da malattie oncologiche, invalidante e croniche possono contare su un congedo di 24 mesi e su 10 ore di permessi aggiuntivi. In particolare, la prima misura è diretta a coloro a cui è stata riconosciuta un’invalidità pari o superiore al 74%. Può essere utilizzata in maniera continuativa o frazionata e consente di preservare il posto di lavoro.

A differenza del congedo biennale straordinario spettante ai caregivers, però, non è retribuito e non è compatibile con lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa (dipendente o autonoma). Al termine della fruizione, l’interessato può usufruire dell’accesso prioritario al cd. lavoro agile. Tale strumento, inoltre, è utile per preservare il posto di lavoro alla fine del “periodo di comporto”, ossia l’assenza giustificata, che va da 3 a 6 mesi per il settore privato e a 18 mesi nel corso di un triennio nel settore pubblico.
L’altra agevolazione consiste in 10 ore di permessi retribuiti, che si aggiungono a quelle concesse dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e dalla normativa vigente, per lo svolgimento di visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche e cure mediche frequenti. Durante le assenze è riconosciuta anche la contribuzione figurativa. I beneficiari dei permessi aggiuntivi sono i dipendenti malati oncologici in fase attiva o in follow-up precoce e gli affetti da patologie invalidanti o croniche (anche rare) da cui deriva un’invalidità pari o superiore al 74 %. Per la fruizione del beneficio, è necessario il certificato del medico curante o di uno specialista operante in una struttura sanitaria pubblica o privata accreditata. Sia il congedo sia i permessi (previsti dall’art. 2 della Legge n. 106/2025) saranno attivi a partire dal 1° gennaio 2026.
Ai fini della corretta applicazione delle agevolazioni, un ruolo primario sarà affidato all’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, che dovrà vigilare affinché non ci siano discriminazioni e verificare le eventuali irregolarità segnalate.