Nuove regole per il riconoscimento dell’invalidità civile, con agevolazioni per cittadini e Pubblica Amministrazione.
È in arrivo la riforma del sistema per il riconoscimento dell’invalidità civile, affinché diventi più equo e conforme ai principi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Lo scopo dell’innovazione è rendere più agevole l’accesso alle agevolazioni previste dalla Legge n.104/1992.
L’accertamento delle condizioni di salute dovrà avvenire a 360 gradi e riguarderà la persona nel suo complesso; le valutazioni mediche, inoltre, saranno più equilibrate ed inclusive, con vantaggi non solo per i disabili ma anche per i caregivers e le famiglie.
Le Commissioni Mediche Integrate rivestiranno una funzione essenziale per accertare la sussistenza dell’invalidità e, in particolare, i medici dell’INPS avranno maggiori responsabilità. L’attività di verifica delle condizioni di salute dovrà essere svolta con imparzialità e minore discrezionalità, per ridurre le disuguaglianze territoriali. Per raggiungere tale obiettivo, verranno predisposti appositi meccanismi di tracciabilità e controllo sull’attività dei medici e saranno introdotti percorsi formativi mirati per i professionisti, affinché le decisioni rispettino le regole della classificazione ICF dell’OMS.
Una delle principali novità è il cd. Progetto di Vita, che sarà in vigore dal 1° gennaio 2027 e coinvolgerà anche i soggetti che hanno già ottenuto il riconoscimento dell’invalidità civile. Prevede la creazione di un piano personalizzato diretto a favorire l’inclusione sociale, lavorativa, abitativa e scolastica, individuando le reali necessità dei disabili.
In questo modo, sarà più semplice accedere ai sussidi e verrà riconosciuta piena dignità alla persona e al suo diritto ad autodeterminarsi. Il Progetto di Vita sarà gestito dai servizi sociosanitari territoriali, che fungeranno da tramite tra le istituzioni, i professionisti e gli enti. Per il successo dell’iniziativa, verranno introdotti anche piani di formazione del personale medico e predisposta un’accurata rete di coordinamento tra le parti coinvolte (INPS, Enti locali, Comuni, ASL e servizi sociali). A breve verranno pubblicati i decreti attuativi del Progetto e sarà avviata la fase di sperimentazione in 11 Province italiane. Sulla base dei risultati registrati, verranno decisi tempi e modi di operatività del nuovo sistema.
Un altro punto cardine della riforma è la riduzione del quantitativo di contenziosi inerenti il riconoscimento dell’invalidità civile. La riforma contempla il potenziamento dello strumento dell’accertamento tecnico preventivo, da esperire prima delle azioni giudiziarie. In questo modo, la tutela dei soggetti coinvolti sarà più celere ed efficace e, soprattutto, meno costosa, perché verranno tagliati i tempi di risposta. Si tratta di uno straordinario metodo per assicurare maggiore tutela ai cittadini e migliorare il rapporto tra privati e Pubblica Amministrazione.
Allo stesso tempo, i diritti acquisiti verranno conservati fino al 31 dicembre 2026; di conseguenza, le agevolazioni di cui si beneficia attualmente saranno regolarmente corrisposte secondo l’attuale normativa. Tale “clausola di salvaguardia” tutela le persone che possiedono già tutti i requisiti per il riconoscimento dell’invalidità civile.
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