La Legge 104 permette di accedere a dei benefici per l’adattamento dei veicoli per disabili. Quando spettano?
I disabili con ridotte o impedite capacità motorie che necessitano di adattare il proprio veicolo possono farlo usufruendo di una serie di agevolazioni. È, tuttavia, necessario che gli adattamenti vengano effettuati da un’officina autorizzata (che deve rilasciare una documentazione di idoneità) e collaudati presso l’Ufficio competente della Motorizzazione Civile.

Solo in questo modo si può aggiornare la carta di circolazione con i codici armonizzati relativi alle modifiche. I principali adattamenti solo quelli relativi a: cambio di velocità, frizione, freni, accelerazione, comandi, sterzo, dispositivi di visione laterale e posteriore (ossia gli specchietti) e il sedile del conducente.
IVA al 4% e detrazione al 19%: le condizioni per richiederle
I benefici a cui hanno diritto i disabili che devono provvedere all’adattamento del proprio veicolo sono: l’esenzione dal bollo auto e dalla tassa di trascrizione, l’IVA agevolata al 4% e la detrazione IRPEF al 19%. La condizione essenziale per ottenerli è che le modifiche vengano effettuate sulla base delle prescrizioni della Commissione Medica ASL che ha accertato le ridotte o impedite capacità motorie e l’idoneità alla guida.

Oltre che per le modifiche alle funzionalità e alla carrozzeria, la detrazione IRPEF al 19% spetta anche per i costi relativi alle riparazioni dei dispositivi adattati (ad esempio, l’acquisto dei pezzi di ricambio), entro il tetto massimo di spesa di 18.075,99 euro. L’agevolazione può essere richiesta per l’acquisto di un solo veicolo in 4 anni, includendo anche le spese di riparazione.
L’IVA agevolata al 4% invece che al 22%, invece, si applica per l’acquisto di veicoli nuovi o usati con cilindrata fino a:
- 2.000 cc, se con motore a benzina o ibrido;
- 2.800 cc, se con motore diesel o ibrido;
- 150 kW di potenza, se con motore elettrico.
Il beneficio si estende anche alle spese di riparazione degli adattamenti realizzati, a condizione che l’acquisto dell’auto sia stato compiuto direttamente dal disabile o dal familiare che lo ha fiscalmente a carico.
Rimborso del cambio automatico anche per auto usata? Ecco la verità
Se si compra un’auto usata, il cambio automatico che è stato già inserito, può essere rimborsato? La normativa prevede che il rimborso possa essere richiesto soltanto se il veicolo è nuovo. Basta presentare la documentazione del concessionario accertante il prezzo dell’apparecchiatura.
Il rimborso, in particolare, riguarda l’installazione dei comandi speciali per la guida dei veicoli e gli adattamenti per gli automobilisti con patente speciale oppure degli adattamenti per il solo trasporto dei disabili (se non idonei alla guida). L’agevolazione si applica anche per i motocicli (in caso di possesso di patente speciale A).
Dopo sei mesi dall’installazione dei comandi speciali, il disabile può inviare istanza all’INAIL per l’adattamento di un secondo veicolo di sua proprietà, quando quest’ultimo serve per svolgere un’attività lavorativa. Ricordiamo, infine, che il rimborso spetta anche per le spese di collaudo e trasporto dal fornitore al luogo di collaudo.