Lezioni private, terreni, pignoramenti e non solo: perché è importante non sbagliare il Quadro M del 730

Il Modello 730/2025 si arricchisce del Quadro M. Quali dati reddituali vanno inseriti e quali contribuenti coinvolge?

Con provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 10 marzo 2025, è stato approvato il nuovo Modello 730/2025, finalmente online. Sono, tuttavia, state apportate una serie di novità, legate al cd. Decreto Adempimenti.

quadro M modello 730
Lezioni private, terreni, pignoramenti e non solo: perché è importante non sbagliare il Quadro M del 730 (trading.it)

In particolare, è stato previsto l’inserimento di nuovi Quadri, per la dichiarazione di informazioni aggiuntive. In questo modo, i contribuenti non titolari di partita IVA potranno indicare altre due tipologie di redditi:

  • quelli soggetti a tassazione separata e a imposta sostitutiva;
  • quelli derivati da plusvalenze di natura finanziaria.

In particolare, sono state inserite nuove voci nel cd. Quadro M, in modo tale che anche i contribuenti che finora hanno dovuto utilizzare il Modello Redditi PF, ora potranno avvalersi del Modello 730. Cosa contengono le nuove Sezioni? Vi mostriamo le regole per compilarle senza errori.

Quadro M Modello 730/2025: quali voci inserire?

Il nuovo Quadro M del Modello 730/2025 è formato dalle seguenti sezioni:

compilazione modello 730
Quadro M Modello 730/2025: quali voci inserire? (trading.it)
  • Sezione I. Racchiude i redditi soggetti a tassazione separata, le indennità e le anticipazioni erogate in caso di cessazione dei rapporti di agenzia e di cessazione dalle funzioni notarili e degli sportivi professionisti al termine dell’attività sportiva. In questa Sezione vanno incluse le indennità e le plusvalenze a cui non si applica la tassazione ordinaria, come i risarcimenti o le plusvalenze derivanti da cessione a titolo oneroso di terreni edificabili o da procedimenti di esproprio. Vanno, inoltre, indicati i rimborsi di oneri per la detrazione dall’imposta e di quelli dedotti dal reddito in periodi precedenti. Alla Sezione I appartengono anche i redditi posseduti in qualità di erede o di legatario, gli emolumenti arretrati di lavoro dipendente e le indennità e le anticipazioni per la cessazione dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o per lavori a progetto a cui si applica la tassazione separata;
  • Sezione II/A. Comprende i redditi soggetti a imposta sostitutiva, come i redditi da capitale di fonte estera, percepiti senza la partecipazione di intermediari. Altri redditi appartenenti a tale sezione sono quelli riguardanti i proventi delle obbligazioni non assoggettabili ad imposta sostitutiva, i proventi da depositi in garanzia, i bonus e le stock options, i proventi legati ad attività di noleggio occasionale di imbarcazioni e navi da diporto, i redditi derivanti da beni sequestrati e i guadagni per le lezioni private;
  • Sezione II/B. Comprende le voci per l’imposta sostitutiva applicabile al regime dei pensionati esteri;
  • Sezioni III/A, III/B e III/C. Servono per specificare le informazioni sui premi per assicurazioni sulla vita in caso di riscatto del contratto, i dati sulla rivalutazione dei terreni e quelli sui redditi derivanti da procedure di pignoramento presso terzi.
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