L%26%238217%3Bombra+della+recessione+blocca+i+listini+e+si+teme+sul+futuro+dell%26%238217%3Beconomia+globale
tradingit
/lombra-della-recessione-blocca-i-listini-e-si-teme-sul-futuro-delleconomia-globale/amp/
News

L’ombra della recessione blocca i listini e si teme sul futuro dell’economia globale

Published by

Chiusura debole per Borse europee al termine di una seduta cauta, frenata dai dati cinesi. A Piazza Affari il Ftse Mib sconta i timori per il futuro dell’economia con contrattazioni senza nessuna variazione significativa.

Come evidenziato dal rapporto della Commissione europea le prospettive di crescita per l’Italia restano esposte a pronunciati rischi al ribasso.

Per quest’anno la crescita del Pil dovrebbe fermarsi al 2,4% per poi ridursi all’1,9% nel 2023. È quanto si evidenzia nelle previsioni economiche di primavera della Commissione europea. La situazione italiana sembra tra le più esposte anche agli esiti della guerra commerciale con la Russia. L’Italia rimane uno dei maggiori importatori di gas naturale e sarebbe gravemente colpita da brusche interruzioni dell’approvvigionamento.

In questo clima, il presidente di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, ha dichiarato che c’è un rischio molto elevato di recessione persino negli Stati Uniti. Per quanto riguarda l’eurozona le stime della Commissione vedono il Pil in crescita del 2,7% e del 2,3% rispettivamente contro la precedente previsione di 4% e 2,7%. Il tasso di inflazione nell’area euro aumenterà quest’anno al 6,1%.

Si teme sul futuro dell’economia; listini azionari l’attesa di una normalizzazione

Sui listini azionari l’attesa di una normalizzazione e i timori si scontano sul settore del lusso; tra i titoli più deboli di Piazza Affari Ferrari che perde il 3,48%, Moncler e Tim con un calo rispettivo del 2,16% e del 2,02%.

La “normalizzazione” della politica monetaria, che significa un aumento progressivo dei tassi di interesse a queste condizioni può portare a un rallentamento ulteriore della crescita economica. Il pericolo maggiore è rappresentato dalla stabilità finanziaria dei paesi cardine e dalla loro affidabilità creditizia; la svalutazione del rating di Germania e Francia, che insieme finanziano oltre il 40% del bilancio dell’Unione, avrebbe delle forti ripercussioni sul merito creditizio dell’Ue.

La situazione sembra all’apparenza improbabile ma il conflitto in Ucraina sta colpendo l’economia del Vecchio continente indebolendola su tre fronti. L’indebolimento della fiducia di imprese e consumatori, l’elevata inflazione e le limitazioni al commercio internazionale. La minaccia più immediata in grado di concretizzarsi rimane quella sull’energia; il fatto che la Commissione abbia deciso di presentare gli scenari degli effetti di un taglio totale delle forniture di gas dalla Russia dimostra quanto il rischio venga preso sul serio.

La Commissione sa che gli stati membri non sono pronti e chiederà loro di accelerare i preparativi per una interruzione totale delle forniture di gas russo. Per fronteggiare il successivo aumento dei prezzi una delle misure immaginate è un intervento diretto sui mercati imponendo un tetto massimo ai prezzi per consumatori e imprese.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

Recent Posts

Dal 2026 il TFR cambia strada e punta dritto sui fondi pensione: ecco cosa cambia e come evitarlo

Dal 1° gennaio 2026 il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) entra in una nuova fase.…

1 giorno ago

IMU e seconde case tra coniugi: quando l’esenzione sembra possibile ma non lo è

Vivere in una casa senza esserne proprietari non basta per evitare l’IMU. Il tema della…

2 giorni ago

Riforma pensioni: marcia indietro del Governo sui contributi riscattati

Il tema delle pensioni torna al centro dello scontro politico e sociale, con una misura…

3 giorni ago

BTp Italia 2030: il titolo di Stato che divide gli investitori

Il BTp Italia 2030 è nato in piena emergenza inflattiva, oggi si muove in uno…

4 giorni ago

Scommessa BTP: il 2026 sarà l’anno vincente

Il 2026 potrebbe segnare una svolta silenziosa nei mercati obbligazionari. Non per uno shock improvviso,…

5 giorni ago

Busta paga di dicembre più ricca: oltre la tredicesima spuntano nuove voci e il guadagno è maggiore

Dicembre cambia il volto della busta paga e porta con sé voci che incidono davvero…

6 giorni ago