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Mancato pagamento di IMU e TARI, proteste per la durezza della nuova legge, non crederai a come sono cambiate le cose

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Se hai mancato un pagamento della TARI o dell’IMU, devi stare molto attento ai rischi che corri: la legge è durissima, non hai scampo

Due delle tasse che i cittadini devono pagare periodicamente sono l’Imposta Municipale Unica detta IMU e la Tassa sui Rifiuti detta TARI. La prima devono versarla tutti i proprietari di immobili ed aree agricole diverse dalla loro prima abitazione; la seconda, invece, la si versa al proprio Comune in relazione al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Non adempiere a quest’obbligo espone a rischi consistenti, soprattutto perché di recente sono cambiati i modi in cui i ritardi e i mancati pagamenti vengono gestiti: a cosa si va incontro.

Mancato pagamento di IMU e TARI, proteste per la durezza della nuova legge, non crederai a come sono cambiate le cose (trading.it / canva)

Precedentemente, infatti, il tasso di interesse per il mancato pagamento ammontava al 30% dell’importo non versato. Se, però, la tassa veniva versata entro 14 giorni dalla scadenza, allora si applicava una sanzione massima del 15% con un incremento di 1/15 per ogni giorno di ritardo successivo. In merito alla riscossione, invece, si arrivava fino a 180 giorni dopo la scadenza, quindi c’era un ampio margine di tempo per la regolarizzazione della propria posizione: oggi, invece, è tutto cambiato.

IMU e TARI, cosa succede se non le versi in tempo

Il Decreto Legislativo 87/2024 ha introdotto una riduzione al 25% delle sanzioni per il mancato pagamento di IMU e TARI. Se l’importo viene versato entro il 90esimo giorno dalla scadenza, la sanzione viene ulteriormente dimezzata al 12,5%; per i pagamenti entro 14 giorni, invece, si applica un rincaro dello 0.1% per ogni giorno di ritardo. Così come le sanzioni, diminuiscono però anche i giorni per versare l’importo mancante che, da 180, passano a 60: in questo modo si vuole rendere più funzionante la riscossione dei tributi locali e si vogliono ridurre le attese per le procedure di pignoramento, spesso lunghe e complesse.

IMU e TARI, cosa succede se non le versi in tempo (trading.it / canva)

Gli italiani, quindi, dovranno prestare maggiore attenzione alle scadenze perché, sebbene le sanzioni siano più favorevoli rispetto al passato, oggi si ha decisamente meno tempo per regolarizzare la propria posizione: di fatto, le misure “punitive” risultano meno onerose per le tasche di chi, magari per una semplice dimenticanza, si trova ad essere moroso nei confronti del Comune. Dall’altro lato, però, chi persiste nella propria irregolarità ha decisamente meno tempo per rimettersi in carreggiata, esponendosi quindi molto prima al rischi di pignoramento.

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