Ti sei mai chiesto perché in certe giornate di Borsa i prezzi sembrano muoversi secondo un copione? Non è solo fortuna o caos: c’è uno schema temporale che in pochi notano. Chi opera nei mercati spesso guarda il prezzo, ma dimentica di guardare l’orologio.
Eppure, c’è un ritmo nascosto nelle giornate di contrattazione che può fare una grande differenza.
Ogni movimento ha il suo momento preferito per accadere, e comprenderlo può trasformare l’approccio al mercato.
Il segreto non è in formule complicate, ma in una semplice osservazione che può cambiare la prospettiva anche di chi è alle prime armi.

Non tutti i massimi e i minimi sono uguali: a volte, è il quando a renderli preziosi.
Un esempio concreto? L’indice Ftse Mib Future (ma questo vale per ogni strumento finanziario) segue orari precisi e in quelli si nasconde una logica sorprendente. Non c’è bisogno di teorie astratte, solo un po’ di attenzione al tempo e ai suoi effetti sui prezzi.
Molti osservano i grafici sperando in segnali chiari, ma ignorano ciò che accade tra l’apertura e la chiusura della giornata. Ogni strumento finanziario ha un suo ciclo quotidiano, e in quel ciclo esistono momenti con maggiore probabilità di formare i minimi o i massimi giornalieri. Il trucco non è prevedere, ma riconoscere le probabilità che certi eventi accadano in determinate fasce orarie. La chiave è nel tempo, e imparare a leggerlo può fare davvero la differenza.
Quando il mercato sale, il minimo arriva presto
In una giornata rialzista, cioè quando il prezzo tende a salire, c’è una dinamica che si ripete con frequenza: il minimo della giornata tende a formarsi nella prima parte della sessione. Se consideriamo, ad esempio, il Ftse Mib Future, che scambia dalle 8:00 alle 22:00, abbiamo 14 ore totali. Dividendo la giornata in quattro parti uguali, il primo 25% equivale a 3,5 ore.

In queste prime ore si verifica spesso il punto più basso del giorno, mentre il massimo giornaliero tende a formarsi nelle ultime 3,5 ore. In una tendenza al rialzo, il mercato si “scarica” all’inizio e poi sale gradualmente. Sapere questo può aiutare chi cerca un buon ingresso ad agire con maggiore sicurezza, senza inseguire i prezzi quando ormai è troppo tardi.
Se il mercato scende, il massimo arriva subito
Quando la giornata è impostata al ribasso, la logica si inverte. Il massimo della giornata tende a comparire nelle prime 3,5 ore, mentre il minimo si forma spesso alla fine. Anche qui vale lo stesso schema temporale: il primo 25% rappresenta il momento in cui i prezzi toccano il punto più alto prima di iniziare la discesa. Il finale di giornata, invece, porta il colpo di grazia, con il minimo che si presenta proprio nelle ultime ore.
Non si tratta di magia, ma di osservazioni ripetute nel tempo. Queste tendenze orarie aiutano a non farsi sorprendere dal mercato e a muoversi con maggiore consapevolezza. Il tempo, insomma, non è solo una cornice: è parte integrante del quadro.