Mi hanno fatto 500 euro di multa perché ero a torso nudo: “Non ci importa di quanto fa caldo”

Multa dal valore di 500 euro perché a torso nudo, la vicenda soggetta al duro provvedimento.

È vero che le temperature sono elevate, ma no, non si può camminare in nessun caso a torso nudo. Nella proprietà privata si può fare ciò che si desidera, ma non in giro. Lo dice la stretta disposizione, hanno fatto 500 euro di multa a chiunque abbia trasgredito l’ordine. Non c’è stata alcuna eccezione!

sfondo uomo a torso nudo e mano con simbolo di divieto
Mi hanno fatto 500 euro di multa perché ero a torso nudo: “Non ci importa di quanto fa caldo”- Trading.it

L’ordinanza parla chiaramente di un divieto sia di circolare a torso nudo, che di sostare. Ma non solo questo, chi sta in costume da bagno o scalzo nei centri abitati del suddetto territorio, rischia la multa. Si applica a chiunque indipendentemente dall’età e dalla provenienza, interessando tutte le aree pubbliche.

Appunto, piazze, aree urbane, strade, ma ad esclusione di un solo luogo: le zone balneari con le sue spiagge. La ratio del provvedimento è per la tutela del decoro urbano e dei luoghi pubblici, proprio al fine di migliorare la convivenza civile. Bisogna limitare i comportamenti inappropriati, specie nelle località altamente turistiche.

È necessario avere rispetto per residenti e visitatori, infatti il monito nasce dalle molteplici segnalazioni pervenute da parte dei cittadini e degli operatori commerciali a causa dei disagi provenienti da comportamenti per niente consoni.

Ordinanza e sanzioni per chi è a torso nudo, perché la multa di 500 euro

Il divieto di camminare a torso nudo posto nell’ordinanza, altrimenti si rischia la multa di 500 euro, è in vigore dal 16 luglio al 30 settembre 2025, ecco dove e cosa si predispone sul contesto nazionale.

uomo a torso nudo cammina per strada
Ordinanza e sanzioni per chi è a torso nudo, perché la multa di 500 euro- Trading.it

Non si tratta di un’esagerazione, anche perché sono molteplici le aree turistiche sul territorio italiano che si sono adattate alla stessa disposizione, persino in tempi precedenti alla stessa zona in questione. Questa è un’ulteriore conferma. Diciamo che sostanzialmente c’è un’uniformità abbastanza diffusa nel settore, poiché l’obiettivo è quello di rendere più attraenti le zone balneari.

Quindi, questo vuol dire che laddove ci siano “situazioni sconvenienti” e di “cattivo gusto” devono essere perseguite preventivamente, proprio al fine di non intervenire comunque dopo. Perché ne risentirebbe la stessa salute economica del luogo.

La conferma del divieto è all’Isola d’Elba, nel Comune di Marciana: chi trasgredisce ai divieti viene sanzionato con una pena amministrativa di 500 euro! Lo dicono diverse testate.

Appunto, Marciana non è la sola a porre questa decisione. Infatti, si aggiunge alla sfilza di altri Comuni italiani che durante la stagione estiva adottano provvedimenti di questo tipo proprio per tutelare decoro e vivibilità delle aree non balneari. Ordinanza analoghe sono vigenti ormai da anni a Gallipoli, Favignana, Camogli, Sorrento e Portofino, tutte hanno l’obiettivo di regolamentare l’abbigliamento nei centri abitati durante l’estate.

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