Da quando si può usufruire di prepensionamento e assegni straordinari tutto sembra possibile, ecco come funzionano.
Entrano in gioco il prepensionamento e gli assegni straordinari, conviene chiederli per avere miglioramenti nella propria condizione previdenziale. Riguarda specifici fondi istituiti nella stessa INPS.

Gli assegni straordinari sono uno strumento di “solidarietà” una prestazione economica erogata dai fondi di solidarietà bilaterali di settore, per accompagnare i lavoratori al raggiungimento dei requisiti pensionistici ordinari davanti all’esodo incentivato.
Tale forma di prepensionamento è usata nell’ambito delle ristrutturazioni aziendali, crisi o rinnovamento generazionale per comparti di natura specifica. Quelli industriali che istituiscono appositi fondi presso l’INPS.
Rivolto ai lavoratori a tempo indeterminato di azienda che hanno accesso ai fondi di solidarietà specifici di settore. Si applica a chi dopo la cessazione del rapporto di lavoro, matura i requisiti pensionistici di vecchiaia o anticipata, entro 5 anni. Settori come quello bancario e di credito, estendono persino fino a 7 anni la durata del perfezionamento dei parametri.
Sono necessari accordi aziendali o territoriali anche, i quali prevedano l’esodo volontario o comunque per il caso di esuberi.
Come funzionano il prepensionamento e assegni straordinari, guida pratica
Arrivati a questo punto però è necessario sapere come funzionino nel concreto il prepensionamento e gli assegni straordinari.

La modalità di erogazione è specifica, si analizza come viene perseguito il pagamento.
Di regola, mensilmente per 13 o 13 mesi l’anno, e secondo quanto previsto dal fondo di settore. A decorrere dall’uscita dal mondo del lavoro fino al conseguimento della prima pensione utile, di vecchiaia o anticipata.
L’importo ben definito è generalmente pari al trattamento pensionistico nei limiti di quello maturato alla data di accesso all’assegno, a cui si aggiunge la “contribuzione correlata” per gli anni che mancano al raggiungimento dalla pensione. Tale ammontare segue i criteri della pensione, tenendo conto delle contribuzione che sarebbe maturata fino al diritto pensionistico. Per valore netto percepito questo è pari o comunque simile, a quello della pensione futura.
Mediante il fondo è l’azienda che versa sia l’assegno che la contribuzione correlata per coprire il periodo residuo ai fini pensionistici. Per quanto concerne il regime fiscale, l’assegno straordinario viene tassato di solito mediante una tassazione ordinaria, fatta eccezione di alcuni contesti. Come il già citato Credito Ordinario, quello Cooperativo o Poste, dove invece vige la tassazione separata.
Non si possono porre delle trattenute sull’assegno per anticipazione di cessione del quinti, mutui o riscatti. Essi devono essere perfezionati prima dell’accesso alla prestazione. Davanti al nuovo impiego durante la fruizione dell’assegno, ci sono dei limiti di cumulo con il nuovo reddito da lavoro, secondo delle regole specifiche del fondo.
La prestazione non può andare oltre la maturazione del reddito previdenziale previsto. Ferrovie dello Stato, Società di assistenza, Trentino. Imprese Assicuratrici, Credito ordinario, Credito operativo, Tributi Erariali e Poste Italiane, sono i settori coinvolti principalmente.
La procedura prevede un accordo sindacale aziendale/territoriale per l’esodo. Bisogna farvi richiesta di accesso all’assegno straordinario mediante il fondo di solidarietà competente. Deve esserci la cessazione del rapporto di lavoro, e serve l’erogazione dell’assegno e mantenimento della contribuzione figurativa fino alla maturazione dei requisiti.