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Economia e Finanza

Qual è il migliore Paese in Europa per creare un business sulle criptovalute?

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Mentre cerchiamo di capire in che modo la blockchain potrà entrare nella nostra vita quotidiana, le criptovalute continuano a reggere la pressione ribassista che invece affondando i listini tradizionali.

Una tecnologia in continua evoluzione che solo cinque anni fa sembrava pura speculazione.

Mentre Bitcoin che rimane la prima criptovaluta per capitalizzazione scambiata a un prezzo di circa 19.242 dollari continua rimanere all’interno del range che lo vede confinato tra i 18 mila e i 21 mila dollari. I volumi non sembrano avere forza sufficiente per una rottura del supporto in ottica ribassista né della resistenza in ottica rialzista.

In questo contesto Chainalysis ha pubblicato un nuovo capitolo del rapporto Global Crypto Adoption Index, che mette in evidenza il tasso di adozione delle criptovalute in Europa. Secondo l’analisi l’Europa nel suo complesso si conferma la più grande economia crittografica del mondo. Il vecchio continente ha visto scambi in criptovalute per 1,3 trilioni di dollari da luglio 2021 a giugno 2022.

I paesi europei in cui sono più diffuse le criptovalute

In Europa occidentale sono presenti 6 dei 40 più grandi utilizzatori di criptovaluta al mondo. Essi sono: Regno Unito, Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Paesi Bassi. La diffusione è continuata anche nel nostro Paese. In Italia, infatti, le attività crittografiche sono crescite del 23% nell’ultimo anno; un dato straordinario e inferiore solo a Germania e Spagna. L’Italia si conferma sesto mercato nella regione e il 51 esimo a livello mondiale.

Dal 2018 a oggi molte cose sono cambiate nel mercato delle criptovalute e dei servizi decentralizzati. Crolli, fallimenti e nuove applicazioni della tecnologia hanno ridefinito i contorni del potenziale degli asset digitali. Oggi a destare interesse sono principalmente blockchain gaming e metaverso.

Dal 2018 con la crescita della capitalizzazione del mercato è cresciuta la consapevolezza dei punti di contatto con il mercato finanziario tradizionale e con gli aspetti fondamentali.

Cosa sapere prima di investire sulle criptovalute oltre Bitcoin ed Ethereum?

Molto spesso le criptovalute vengono paragonate ai titoli tecnologici e questo è particolarmente vero quando si guarda alla concentrazione del mercato. Le criptovalute come Bitcoin ed Ethereum rappresentano da sole più del 50% della capitalizzazione di mercato. Qualcosa di simile avviene con le azioni del settore tecnologico: quando uno dei titoli come: Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google crolla, il listino ne risente in modo particolare. Queste sono informazioni di base importanti da considerare oggi prima di iniziare qualsiasi investimento in questo mercato. Le altre informazioni tecniche da conoscere prima di investire direttamente su una criptovaluta sono invece relative a: volatilità, correlazione, liquidità e accessibilità.

Le criptovalute sono un asset particolarmente volatile, ciò significa che sono in grado di generare grandi escursioni di prezzo in tempi relativamente ristretti. Ma da cosa dipende la volatilità e come sfruttarla a proprio vantaggio?

Correlazione delle criptovalute ma anche liquidità e accessibilità

Correlazione: le criptovalute che scegliamo devono essere bilanciate in termini di correlazione. È importante considerare che un investimento su due criptovalute tra loro direttamente correlate equivale a un’esposizione doppia sullo stesso asset. Tanto più la correlazione è forte e tanto più simmetriche saranno le variazioni dei prezzi e tanto meno efficace sarà la copertura del nostro capitale.

Liquidità: le criptovalute che utilizziamo devono essere sufficientemente liquide in modo da permetterci di acquistarle al prezzo di mercato nel momento in cui ne abbiamo bisogno. Per evitare la volatilità una criptovaluta deve essere sufficientemente inflazionata, il numero dei token o pezzi disponibili deve essere sufficientemente grande, almeno 500 milioni. La criptovaluta dev’essere sufficientemente frazionata ovvero divisibile in parti inferiori al centesimo. Per avere un esempio Bitcoin è presente con un totale massimo di 21 milioni di token; in compenso ogni singolo Bitcoin può essere frazionato fino all’ottava cifra decimale. Diversamente si rischia di non riuscire a entrare a mercato comprando o vendendo ai prezzi desiderati, perché mancano le controparti disposte a effettuare uno scambio su tutti i livelli di prezzo.

Accessibilità: Le criptovalute migliori su cui puntare devono essere naturalmente disponibili in quanti più exchange possibili; possibilmente quotate anche presso i broker, in modo da poter essere acquistate anche per mezzo di contratti derivati come i CFD, le opzioni o i future. Questo consente di utilizzare strategie di trading diverse.

Andrea Carta

Ha studiato Analisi Tecnica dei mercati finanziari e ha svolto la professione di trader indipendente fino al 2019. Appassionato di letteratura e scrittura creativa, concilia le sue conoscenze ed esperienze scrivendo articoli in tema finanziario, socio economico e politico

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